mercoledì 25 novembre 2009

Napoli-Vigile del Fuoco salva un uomo dal soffocamento

NAPOLI (24 novembre) - «Sono stato letteralmente strappato alla morte da questo valoroso vigile del fuoco, il signor Andrea che non sono nemmeno riuscito a ringraziare come si deve».

Parla Michelangelo Galeati, di Roma, docente del conservatorio musicale di Napoli, san Pietro a Maiella, l’uomo salvato dai vigili del fuoco da sicura morte per soffocamento per un boccone di pizza finito di traverso.

«Ero appena uscito dal Conservatorio e mi accingevo ad andare verso la stazione per rientrare a casa. E dato che era orario di pranzo, - racconta Galeati - ho messo gli occhi su una pizza. Ho iniziato a mangiarla, mentre lentamente m’incamminavo. Una strada che faccio sempre da tanto tempo. Per cause che ancora mi sono incomprensibili un boccone appena ingoiato inizia a soffocarmi. Trascorro dei secondi durante i quali inizio a capire che il mio unico traguardo sarebbe stata morte certa. Perché non respiravo. La vista iniziava a offuscarsi e non riuscivo neanche a muovermi. Ricordo qualche volto accanto a me che mi dava sostegno. Vedo con la coda dell’occhio passarmi accanto un mezzo dei vigili del fuoco. Con gli ultimi spiccioli di forza che aveva, riesco a dare una manata nella fiancata. Il mezzo si ferma e devo la mia vita soltanto alla prontezza di osservazione e all’alta professionalità del signor Andrea. Immediatamente mi pratica la manovra di Heimlich e in pochi attimi ritorno a respirare».

La voce di Michelangelo Galeati tradisce l’emozione dell’accaduto. Ripete più volte di voler ringraziare il signor Andrea, di voler invitare a cena l’intera squadra.

I vigili che sono intervenuti sono quelli in forza al distaccamento «Centro Storico», nome in codice della squadra «18B». E il signor Andrea è il Andrea Pariante, giovane pompiere che è stato anche fra quelli che hanno raggiunto per primi le zone del terremoto dell’Aquila. Un distaccamento che, come gli altri di operativi a Napoli, vanta riconoscimenti per gli interventi eseguiti: il sindaco ha insignito il vigile coordinatore Paolo Giovanni Costantino di onoreficenza per l’intervento di soccorso a persone effettuato il 5 novembre nel palazzo di via Santa Chiara 41 nel centro antico di Napoli.

«Ringraziamo il maestro Galiati per le parole di stima avute per noi: è questo il più bel regalo – dicono al centralino del distaccamento Centro Storico – Quello che abbiamo fatto fa parte del nostro lavoro. Il 4 dicembre festeggeremo nella chiesa di Santa Chiara la nostra Patrona, santa Barbara: può festeggiare con noi».

dal sito de Il Mattino

lunedì 23 novembre 2009

Napoli: Vigile del Fuoco premiato dal sindaco per un intervento di soccorso


Il 23 novembre 2009 in una cerimonia pubblica a Palazzo Marino a Napoli il Sindaco della Città Rosa Jervolino Russo ha insignito il Comando provinciale dei Vigili del fuoco ed in particolare la squadra del distaccamento del Centro storico guidata dal Vigile coordinatore Costantino Paolo Giovanni di una onorificenza e di una targa ricordo per il memorabile intervento di soccorso a persone effettuato il 05.11.2009 nel palazzo di via Santa Chiara 41 nel centro antico di Napoli.

Mentre divampavano le fiamme al primo piano dello storico edificio nel quale Eduardo De Filippo registrava una delle più famose scene sorseggiando una "mitica" tazza di caffè seduto al balcone, i Vigili del fuoco penetravano nell'incendio attraverso le scale in dotazione e cercavano di contenere i danni prodotti all'edificio e contemporaneamente si adoperavano per mettere in salvo gli abitanti intrappolati ai piani alti dello stesso fabbricato.

Liberato dalle fiamme il vano scala dell'edificio i Vigili traevano in salvo 7 persone.

Il grande senso del dovere, il tempestivo soccorso e la grande professionalità dimostrata dal personale del Comando di Napoli in quella circostanza sono stati riconosciuti dalle Autorità ed hanno dato adito al riconoscimento sancito dal Sindaco di Napoli.

venerdì 13 novembre 2009

Ischia- le immagini in tempo reale della colata di fango di Casamicciola

Ormai la vasta presenza di cellulari permette di riprendere in tempo reale qualsiasi evento. Di seguito le immagini della colata che ha portato il terrore sull'isola d'Ischia.

mercoledì 11 novembre 2009

Frana ad Ischia nel Comune di Casamicciola



Sono almeno quindici le persone tratte in salvo dai Vigili del Fuoco intervenuti sul luogo della frana che questa mattina ha colpito Casamicciola, uno dei cinque Comuni dell'isola di Ischia.Grande è stato il dispiegamento di uomini e mezzi gestito, fin dai primi momenti dell'emergenza, dal Centro Operativo Nazionale dei Vigili del Fuoco. Presenti sul posto, coordinate dal Direttore Centrale per l'Emergenza - Ing. Sergio Basti - circa 100 unità tra squadre di terra, SAF (Speleo-alpino-fluviale) sommozzatori e unità cinofile. Sul luogo del disastro sono giunti elicotteri, mezzi di movimento terra, motobarche, battelli pneumatici, mezzi fuoristrada, APS (autopompa serbatoio) oltre all'Unità di Comando Locale (UCL) per il raccordo delle forze in campo. Appresa la notizia il Capo Dipartimento Francesco Paolo Tronca si è recato sul posto per seguire da vicino le operazioni di soccorso.
Nelle immagini è possibile vedere i luoghi dell'evento, prima e dopo.

fonti: www.vigilfuoco.it, immagini google earth e sito VVF

lunedì 19 ottobre 2009

L'Aquila-La messa in sicurezza del Palazzo del Governo





INTERVENTO SU PORTALE DEL PALAZZO DEL GOVERNO DE L’AQUILA

L’Aquila 1-7 ottobre 2009

Dopo la messa in sicurezza della parte muraria del Palazzo del Governo dell’Aquila e l’inizio delle opere di protezione delle parti restanti di muratura esposte alle intemperie (essendo molto sensibile in quanto di tipologia “ “a sacco”) mediante spargimento (a spruzzo) di malta e copertura con fogli di onduline posate in opera su tubazione in acciaio, si passava a quello che ormai restava l’unico ostacolo per acceder all’interno dell’edifico e completare sia la messa in sicurezza interna che l’ultimazione del recupero di materiale. Il problema maggiore era rappresentato dal portale centrale il quale era costituito da un colonnato a quattro colonne di marmo di sezione circolare inanellate su di esse a forma discale per uno spessore di questi che variava tra in trenta e i quaranta centimetri. Su di esso poggiava l’architrave costituito da pezzi di marmo di forma parallelepipeda di varie misure atte a formare incastri. Alla base dell’architrave vi era lo staffaggio il quale, all’altezza della prima colonna a sx (guardando l’ingresso), a seguito sisma si era pericolosamente curvato creando la fuoriuscita di alcuni conci e il conseguente abbassamento della parte centrale dell’architravi stesso. Tutta questa parte della struttura sembra avere trovato un suo equilibrio alquanto stabile ma non tanto da permettere operazioni nella parte sottostante e tantomeno tentare, come precedentemente progettato, un innalzamento della struttura mediante martinetti idraulici. L’equilibrio estremamente labile e il fattore primario “la sicurezza degli operatori” , facevano si che si optasse per una operazione di “smontaggio di tutti i conci dell’architrave interessati dal dissesto procedendo ad una prima messa in sicurezza con puntellamento dell’intera struttura, il tutto tenendo in considerazione che la stessa aveva subito su alcune colonne fenomeni di rotazione e rottura alla base e inoltre, tutto il portale aveva subito un leggero inizio di ribaltamento verso il lato piazza. Mentre una parte del personale del gruppo S.AF. Campania iniziava le opere di puntellamento, il quale consisteva nella messa in opera di tubazioni in acciaio a sostegno (e relativo ritegno) agenti tra le due colonne su ogni lato dell’ingresso, rendendo le stesse colonne “solidali” tra di loro mediante fasce in poliestere. Nella parte centrale del portale veniva eseguito con gli stessi materiali, un opera di sostegno, ed eventuale protezione da crolli, dei conci dell’intradosso. Altri componenti del gruppo organizzavano quello che era il delicato compito della repertazione dei conci in quanto terminata la messa in sicurezza, sarebbe seguito lo “smontaggio” dei conci mediante “azione di alleggerimento” dell’architrave, la quale consisteva nella rimozione di un solettone sull’estradosso per poi arrivare ai conci dall’alto verso il basso. La repertazione iniziava facendo alcuni rilievi fotografici dello stato dei luoghi iniziale, poi si passava alla numerazione dei conci della facciata del portale (in numeri cardinali) e della facciata dell’intradosso (in numeri romani). Anche in questa fase si proseguiva con la documentazione fotografica supportata da uno disegno/schizzo il quale riportava dettagliatamente i numeri dei conci e la loro esatta posizione, cosa utile nel caso in cui dalla foto non era possibile scorgere la loro esatta allocazione. In poche parole una sorta di “puzzle” che non era stato possibile eseguire con mezzi digitali in quanto l’operazione risultava non solo complessa e lunga, ma non attuabile per l’indisponibilità dei mezzi.
Completata la repertazione e la parziale messa in sicurezza si lasciavano le consegne alla squadra montante (sempre del gruppo S.A.F. Campania) la quale avrebbe proseguito secondo le linee guida tracciate dalla squadra smontante e avallate dai responsabili.

lunedì 14 settembre 2009

Napoli- I vigili del Fuoco fanno tornare a suonare le campane


NAPOLI (13 settembre) - Alle dieci e un quarto di stamattina, dopo oltre sessanta anni di silenzio, le campane della Pietrasanta hanno ricominciato a suonare. I vigili del fuoco, intervenuti per verificare la tenuta statica del monumento romanico, si sono introdotti all’interno e hanno messo in movimento le campane per accertare la tenuta delle grosse travi di legno che le reggono da centinaia di anni.

Le campane, secondo gli anziani della zona, non suonavano dal 1943, dai giorni della guerra. Poi hanno taciuto per sessantasei anni. I napoletani sono scesi dalle case, attirati dall’incrdedibile novità, i turisti si sono fermati attoniti. Il suono delle campane è andato avanti per una decina di minuti, fino a quando i vigili del fuoco non hanno lasciato la struttura.

Sul campanile sono saliti anche gli speleologi de «La Macchina del tempo», guidati da Luca Cutitta, che hanno esplorato il monumento e contribuito alla pulizia della struttura esterna ricoperta da erbacce. Gli interventi di controllo sulla tenuta statica del campanile e la successiva pulizia, sono stati sollecitati dalla associazione «Progetto Neapolis», retta da Lello Iovine che da anni si occupa del recupero e del rilancio turistico della zona.

fonte Il Mattino

domenica 13 settembre 2009

Essere la moglie di un pompiere

Mio marito è un pompiere, lo sapete.
Toglietevi dalla testa fantasie tipo: uomini bellissimi e muscolosissimi che fanno su e giù per i pali. Ne conosco tanti di pompieri e per lo più sono panzoni (uso le parole di Brunetta ;)) per nulla attraenti, uomini normalissimi, molti avanti con l'età ( si perchè qui rimani pompiere operativo fino ai 65 anni, in altri paesi giustamente vengono messi a riposo ben prima...) ovvero over 50, e quelli che fanno parte dell'immaginario femminile sono veramente pochi e bastano le dita di una sola mano per contarli.

Sicuramente sono uomini forti, coraggiosi e soprattutto generosi, mossi da una passione sovraumana perchè se mio padre dice che marinaio ci nasci, vi assicuro che per fare il pompiere devi essere predestinato. Occorrono doti e qualità eccezionali che non si trovano facilmente.

La loro paga fa schifo. In una settimana collezionano circa 40 ore di servizio e lo stipendio di un pompiere con 12 anni di servizio equivale a quello base con anzianità zero di un insegnante che di ore ne fa 18 più tot. Io sono laureta ok, lui no, ma lui quando va a lavorare non sa mai se torna... io cosa rischio? Una penna in un occhio?
Hanno molto tempo libero, è vero. Con i turni da 12 ore in pratica lavora 2 giorni e una notte a settimana, ma le 24 ore che hanno di riposo dopo un turno da 12 a volte non bastano per rimettersi in sesto...

Non prendono la reperibilità, ma sono sempre allerta, pronti ad entrare in servizio se occorre... vi sembra giusto?

Quando succede qualcosa, come il terremoto, partono all'istante: mio marito ha una sacca sempre pronta con quello che gli serve per stare via una settimana. Naturalmente poi i soldi li vedono dopo mesi e mesi... per esempio mio marito non ha ancora visto un centesimo per quando è stato all'Aquila ad Aprile. Vorrei vedere se Bertolaso & C. prendono lo stipendio subito o dopo 9 mesi e soprattutto dopo quando e quanto gli pagano gli straordinari...

Se succede qualcosa di grave raddoppiano i turni 24 ore dentro 12 di riposo. Stasera è accaduto questo: i boschi bruciano, manca personale perchè molti ancora si avvicendano a L'Aquila, gli organici sono veramente ridotti al minimo (ricordate la polemica di Viareggio quando a qualche tg per sbaglio dissero che per vigilare sul territorio della Versilia c'erano solo 6 uomini? In una provincia come Dite penso che ci siano solo 3 squadre da 5 e 3 squadre da 3 pompieri ogni giorno, non di più) e quindi occorre fare turni veramente massacranti.

Domani avevamo un battesimo, ci eravamo organizzati il week end ma visto che i boschi bruciano e a quanto pare un aereo dovrebbe essere precipitato in mare, ma nessuno ha ancora battuto la notizia, hanno istituito le 24 ore e io ora mi trovo sola a dover ripensare a tutto il fine settimana. Domani dovrò andare al Battesimo da sola con mio suocero, dovrò fare i salti mortali per andare a dare da mangiare al mio gatto dato che i miei non sono a casa, e lunedì dovrò fare i salti mortali con avvitamento perchè Vic inizia a mangiare all'asilo ed esce alle 12 e 30 ed è anche il primo giorno di scuola.

I boschi continuano a bruciare, l'odore si sente fino in città, ho la casa che sa di caminetto e quando scende la sera tutta la città si riempie di odore e fumo tanto che non vedo neanche il campanile dal balcone.

A volte essere la moglie di un vigile del fuoco è davvero difficile, non puoi mai sapere se quello che hai pensato di fare potrai farlo, non sai mai cosa può succedere. Quante volte mi ha telefonato dall'ospedale: con una caviglia slogata, con una gamba schiacciata, con schegge in ogni dove, con dita rotte... per fortuna mai nulla di grave, ma è un mestiere davvero pericoloso.

Dopo l'undici settembre sembrava che qualcosa dovesse cambiare, ma si fa presto a dimenticare gli eroi, specialmente se sono persone comuni, persone che entrano in un edificio pericolante solo per dedizione e non per gloria. Lo sapete il mondo non è degli umili. Eppure loro sono sempre lì: ad aprire un ascensore, a spengere l'incendio, a salvare le persone e poi nel momento del bisogno tutti li acclamano e nel momento di concretizzare tutto si risolve in una bolla di sapone.

Scusate lo sfogo, ma mi scoccia stare sola a casa per 24 ore perchè uno stupido si diverte a dare fuoco ad un bosco.... e domani vedere al tg solo la forestale oppure solo la protezione civile, loro li dimenticano sempre, sì perchè non hanno tempo di farsi intervistre visto che stanno lavorando!

dal sito Artemisia's world

lunedì 7 settembre 2009

11 settembre....si continua a morire

(ANSA) - NEW YORK, 7 SET - Gli attentati dell'11 settembre 2001 uccidono ancora: in otto anni hanno perso la vita hanno perso piu' di 800 soccorritori. Secondo l'assessorato alla sanita' dello stato di New York, hanno perso la vita un totale di 817 persone tra i soccorritori che aiutarono a scavare a Ground Zero e i lavoratori della discarica di Fresh Kills Landfill, dove furono portate le macerie del World Trade Center. Almeno 270 sono rimasti vittima del cancro; 37 i morti per leucemia.

domenica 16 agosto 2009

Ferragosto di fuoco


E' da stamane che nella provincia di Napoli si sono sviluppati due grossi incendi, uno sul Vesuvio nei comuni di Torre del Greco e Ercolano, che ha visto impegnate diverse squadre dei Vigili del Fuoco e squadre dell'AIB Regione Campania.
Sul Vesuvio l'incendio è nato da una cava in contrada Castelluccio, il massiccio intervento ha permesso la soluzione dell'intervento in giornata.

Altro fronte di fuoco sulla collina dei Camaldoli, un incendio sviluppatosi stamane intorno alle 7.00 nella zona della Croce di Piperno in Soccavo ha distrutto l'intero versante della collina che da su Soccavo e in giornata le fiamme si sono propagate anche sul versante di Pianura.

Sul posto sono intervenuti oltre alle squadre da terra di Vigili del Fuoco, AIB Regione Campania anche la componente aerea con 2 elicotteri dell'AIB Regione Campania e mezzi del Dipartimento della Protezione Civile, due Canadair e un elicottero Ericcson.

Oltre a lanci d'acqua sono stati effettuati anche lanci con prodotti ritardanti.">

mercoledì 22 luglio 2009

Vaccà, il pompiere che trasforma i muri delle caserme in opere d'arte da guardare


NAPOLI - È una mezzaluna affacciata sul mare la caserma dei vigili del fuoco del molo Beverello. Il distaccamento del nucleo marittimo da un altro punto di vista sembra una grossa conchiglia bianca finita per sbaglio sulla banchina. E in effetti, la storia di questo presidio è intricata. Un tempo si trattava di uffici presi in fitto dalla Caremar per ospitarvi le stanze della direzione della compagnia marittima al porto di Napoli. Fin quando il contratto non è terminato e l'autorità portuale ha deciso di sottrarre la struttura alle condizioni di abbandono in cui nel frattempo era caduta affidandola ai pompieri del mare, alle prese con una complicata opera di ristrutturazione della sede del proprio distaccamento. La sede ufficiale, difatti, al molo 39, a calata Marinella, più vicina alla zona industriale dove complice la presenza delle raffinerie il pericolo di incendi è maggiore, è oggetto di un'opera di messa a norma secondo le disposizioni anti-sismiche vigenti dopo essere stata edificata a più riprese, lungo i decenni, in grembo a un ordigno bellico della seconda guerra mondiale, rimasto intrappolato nelle fondamenta. Il proiettile di un bombardiere americano M81.

«Santa Barbara ci ha protetto per tutto questo tempo», dicono i vigili del fuoco. Che al Beverello sono arrivati in punta di piedi e in poco più di due mesi, da quando hanno iniziato le operazioni di trasloco, hanno attirato l'attenzione della vicina caserma della polizia e dei turisti. Per merito di Gianluigi Vaccà, un trentatreenne napoletano, nato a Formia per coincidenza, con il pallino dei viaggi e dell'arte. L'autore dei disegni murali che ornano l'ingresso del nuovo distaccamento dei vigili del fuoco e hanno creato un piccolo caso intorno al pompiere che spegneva l'incendi e ha acceso l'arte sulle grigie pareti della caserma. In luoghi da sempre seri e compunti.

Gianluigi, quattro anni di leva prolungata in marina prima di entrare nel 2000 nel corpo, ha impiegato due mesi, tra una pausa e l'altra dal lavoro, per terminare la sua opera prima. Nessun disegno a parete in precedenza, all'attivo aveva solo disegni su carta. «Sono entrato nei vigili del fuoco per la considerazione che abbiamo tra la gente. Siamo visti come salvatori e nei disastri e negli incendi siamo vicini alla popolazione. Poi mi sono avvicinato all'arte, viaggiando. E scoprendo. Il Barocco in particolare, quello spagnolo, il napoletano. Il mio pittore preferito è senz'altro Luca Giordano». Ed è stata la divisa a dare l'occasione a Gianluigi per far sbocciare la sua passione, fornendogli quanto meno uno spazio per esprimere il suo estro e carta bianca per cominciare.

«Avevo iniziato a disegnare piccole composizioni per i colleghi che andavano in pensione. Quando è arrivato il trasferimento nella nuova sede conoscevano un po' tutti i miei disegni e mi hanno lasciato completa libertà, così ho cominciato». Sono bastati pochi strumenti, per lo più raccattati e di fortuna per creare qualcosa di unico. «Per i disegni ho utilizzato dei gessetti e un fissante. I gessi, i colori in verità erano molto pochi, presati da un collega. E lo spray per fissare, che spero regga il più a lungo possibile. Il difficile sono state le proporzioni. Tutte a occhio». E gli occhi sull'opera di Gianluigi Vaccà l'hanno messa i vicini di casa, al porto, delle forze dell'ordine la cui sede a questo punto sembra spoglia e anonima e che hanno già avanzato una proposta al pompiere-artista.

Autore nel dettaglio di una parete lato mare con composizioni marine, un'altra, lato terra, consacrata alla santa protettrice Barbara, ai vigili e a un San Giorgio tutto particolare. Poi il soffitto con il simbolo dei caschi rossi a incorniciare la rosa dei venti, emblema del nucleo marittimo che contraddistingue il distaccamento alla darsena. «Nella parete lato mare c'è un vascello con le vele gonfiate dal dio del vento, un cavalluccio marino accanto a un timone di comando e una mia fantasia, un vigile del fuoco a bordo di una tavola da surf. Quella di terra è dedicata ai nostri simboli ideali. Il vigile del fuoco-angelo, come è nell'immaginario. Santa Barbara come una statua della libertà, scolpita proprio da un pompiere e infine una rivisitazione del San Giorgio classico. A fermare il leggendario drago, qui è l'estintore».

Sandro Di Domenico
21 luglio 2009(ultima modifica: 22 luglio 2009)

fonte: Corriere del Mezzogiorno.it

mercoledì 8 luglio 2009

Il racconto del soccorso ai 3 speleologi sul Monte S.Giacomo




Dopo la lieta notizia del soccorso ai tre speleologi bloccati nella grotta di Vallicelle sul Monte S.Giacomo, pubblichiamo il racconto di uno dei soccorritori che hanno partecipato ai soccorsi ed ha preso parte proprio nel momento clou in cui sono entrati in contatto con i tre pericolanti.

Di seguito il racconto, pubblicato anche sul sito istituzionale dei Vigili del Fuoco:

Monte San Giacomo - Loc. Vallicelle (SA) . 5 luglio 2009


Il gruppo S.A.F. della Regione Campania è intervenuto in una cavità del Monte San Giacomo (loc. Vallicelle – SA- ) dove tre speleologi erano rimasti bloccati in un sifone ad una profondità di circa 70 metri dalla superficie a seguito improvvisa e violenta precipitazioni in zona . L’allarme scattato il giorno 3 luglio c.a., in serata (quando non si avevano più notizie da tempo) ha avuto una prima fase durata fino alle ore 18.30 circa del giorno quattro, dove si è riusciti ad avere un contatto con i tre speleologi fornendo agli stessi viveri di conforto e teli contro l’ipotermia, grazie all’intervento congiunto di personale S.A.F. VVF della regione Campania (opportunamente allertati dalla direzione regionale) e sommozzatori VV.F. di Salerno e Roma alcuni dei quali con specializzazione speleo, l’elinucleo VVF di Pontecagnano, nonché personale del C.N.S.A.S. .
Le operazioni non sono state semplici e grazie alle tante attrezzature presenti, come motopompe ed elettropompe si è proceduto al prosciugamento del sifone d’acqua creatosi tra i soccorritori e i pericolanti.

Dopo diversi tentativi alle ore 21:57 del giorno quattro, una squadra composta da due operatori S.A.F. e quattro operatori del CNSAS riuscivano a far arrivare la tubazione ai malcapitati. Nel giro di venti minuti il sifone risultava “praticabile” , alle ore 22:40 , consultati i medici in superficie, il primo speleologo, L. C. (Leone Cosimino) veniva accompagnato dall’altra parte del sifone da una unità VF, gli altri due da altrettante unità del CNSAS, mentre una unità SAF VF in attesa all’interfono comunicava la buona notizia in superficie. Verso mezzanotte tutti e tre gli speleologi venivano in superficie tra la gioia dei conoscenti e dei soccorritori, stanchi ma sorridenti si avviavano verso i controlli sanitari di routine. La riuscita dell’intervento si è avuta grazie alla fattiva collaborazione dei due enti e dalla professionalità mostrata dal personale presente, nonché dell’ottimo coordinamento delle molteplici unità a disposizione.

link Vigilfuoco.it

link Corrieredelmezzogiorno.it

lunedì 6 luglio 2009

Salvi i tre speleologi bloccati nella grotta di Vallicelli





SALERNO - Liberi. I tre speleologi intrappolati per oltre quaranta ore in una grotta sui Monti Alburni, nel Salernitano, sono stati infatti riportati in superficie dagli uomini del soccorso alpino e dai vigili del fuoco nella notte fra sabato e domenica. Antonio De Leo, di 43 anni di Lecce, è stato il primo a uscire, alle 23.40 , seguito nel giro di pochi minuti da Cosimo Leone, 30 anni, brindisino e da Gianluca Selleri, leccese, di 36. Le loro condizioni di salute non destano preoccupazione anche se sono stati comunque sottoposti a una visita medica. Grande commozione alla loro uscita dalla grotta.

IL RACCONTO - I tre speleologi hanno raccontato solo pochi particolari della loro disavventura, confessando di non aver mai perso la speranza. Inoltre hanno detto di aver collaborato dall’interno per rimuovere il fango dal sifone che ostruiva l’uscita. De Leo, Leone e Selleri erano rimasti intrappolati a circa 75 metri di profondità a causa di un improvviso temporale che aveva riempito d’acqua e di melma un sifone di collegamento di una settantina di metri. Sul posto, in località Vallicelli, nel Comune di Monte San Giacomo, erano giunte le squadre dei vigili del fuoco di Salerno e di Roma, i tecnici del Soccorso Speleologico del Corpo di Soccorso Alpino, i sommozzatori provenienti da Salerno e i carabinieri, oltre a medici e sanitari. In tutto un centinaio di uomini, i quali hanno faticato non poco per individuare e poi raggiungere gli speleologi intrappolati, grazie anche all’ausilio di due pompe idrovore con le quali è stato reso possibile lo svuotamento del sifone allagato.

L'ALLARME - A dare l’allarme è stato proprio un dipendente del Comune di Monte San Giacomo, accortosi nel tardo pomeriggio di venerdì della presenza dell’auto nei pressi della grotta. «Ha visto l’auto chiusa e la tenda dove si erano accampati vuota - ha proseguito ancora il sindaco Franz - Quando poi si è avvicinato all’ingresso della grotta, si è accorto che era completamente allagata e ha capito che gli speleologi erano rimasti intrappolati dentro». De Leo, Selleri e Leone sono considerati esperti e probabilmente proprio l’esperienza ha consigliato loro di non avventurarsi nel sifone allagato, ma di attendere i soccorsi in una ’camerà adiacente, al sicuro. Monte San Giacomo e la zona dei Monti Alburni sono luoghi ideali per le escursioni speleologiche, grazie alle numerose grotte sotterranee che attraversano il territorio. Vi giungono escursionisti da tutta Italia, soprattutto in estate, quando il clima è più clemente.

I RINGRAZIAMENTI - «Ringraziamo tutti i soccorritori che con il loro impegno hanno contribuito a salvarci la vita». È quanto hanno detto i tre speleologi pugliesi rimasti intrappolati all’interno della grotta di località Vallicelli nel territorio comunale di Monte San Giacomo, in provincia di Salerno lasciando l’ospedale di Polla dopo essere stati sottoposti agli accertamenti. Cosimo Leone, 30 anni di Brindisi, Antonio De Leo, 43 anni e Gianluca Selleri, 36 anni entrambi di Lecce versano in buone condizioni di salute dopo la brutta avventura vissuta all’interno della grotta sul monte Cervati. I tre speleologi si sono trattenuti a Monte San Giacomo sino al primo pomeriggio di domenica. Dopo aver recuperato la loro attrezzatura speleologica ed i loro effetti personali, i tre sono ripartiti alla volta della Puglia per ritornare ad abbracciare i propri familiari.


06 luglio 2009

giovedì 25 giugno 2009

In fiamme tre palazzi nel cuore di Roma paura nella notte, evacuate 5 famiglie

Fiamme e paura nella notte a Roma. Lingue di fuoco che entravano nelle case e finestre che scoppiavano fin su al sesto piano. Sono state ore drammatiche per gli abitanti di tre palazzi in piazza della Maddalena 6 a Roma, vicino al Pantheon.
Nella notte tra mercoledì e giovedì l'incendio è divampato con violenza nel centralissimo gruppo di stabili. Le fiamme si sono accese poco prima dell'una: all'origine un corto circuito in una chiostrina all'interno dei palazzi coinvolti di alcuni condizionatori e impianti di refrigerazione di una macelleria in via della Maddalena.

DIFFICOLTA' PER I VIGILI DEL FUOCO - Hanno faticato non poco i vigili del fuoco intervenuti per domare l'incendio. Giunti con i mezzi di soccorso non sono potuti arrivare fin sotto le finestre perché piazza della Maddalena è isola pedonale e dunque circondata da colonnine di marmo per impedire l'accesso alle auto. Ma l'accesso è stato impedito anche ai camion dei pompieri che quindi hanno dovuto salvare le persone imprigionate dal fumo entrando negli edifici e bussando alle porte. La gente era affacciata alle finestre in attesa delle scale che però non potevano arrivare fino lì. L'ultimo ad essere stato salvato e portato fuori dal palazzo in stato cianotico è stato un bambino di 7 anni che si era già addormentato per il troppo fumo inalato: lui soffre di asma bronchiale. I vigili del fuoco sono stati aiutati anche dalla squadra sommozzatori. Per agevolare i soccorsi, è stata rimossa una delle colonnine di marmo.

continua....

venerdì 29 maggio 2009

lunedì 25 maggio 2009

Ischia, escursionista scivola in un dirupo sul monte Epomeo: salvata da elicottero vigili del fuoco

NAPOLI (24 maggio) - Una donna di Trento, in vacanza con il marito sull'isola d'Ischia (Napoli) durante un'escursione sul Monte Epomeo è scivolata in un dirupo rompendosi una caviglia.

Per prelevare la donna dal dirupo e portarla in ospedale si è reso necessario l'intervento del gruppo elicotteristi dei Vigili del Fuoco, proveniente da Pontecagnano. Luisa Giuliani, 41 anni, stava scendendo lungo il versante nord del Monte Epomeo, in compagnia del marito Paolo Cappelletti, 44 anni, quando all'improvviso è scivolata ferendosi alla caviglia.

L'uomo ha chiamato i soccorsi ma i sanitari hanno ritenuto necessario chiedere l'intervento dei vigili del fuoco perché appariva problematico trasportare la donna dal luogo in cui è stata trovata ferita. La sala operativa del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Napoli ha quindi inviato un elicottero con a bordo il personale specializzato SAF (Speleo Alpino Fluviale).

Individuata la donna da soccorrere un vigile del fuoco del SAF si è quindi calato dall'elicottero ed ha prelevato la donna che è stata portata all'eliporto di Lacco Ameno. La turista è stata quindi portata al Rizzoli con un'ambulanza.

fonte: Il Mattino

sabato 16 maggio 2009

S.Antimo, vigili del fuoco spengono fuoco su rifiuti aggrediti e picchiati da giovani su scooter

NAPOLI (13 maggio) - Una squadra di vigili del fuoco è stata aggredita da alcuni giovani in serata a Sant'Antimo, comune a nord di Napoli. Un pompiere è finito all'ospedale: perdeva sangue dalla bocca. È successo in via Michelangelo, dove erano state segnalate fiamme appiccate a un cumulo di rifiuti. Lungo il percorso i vigili del fuoco hanno trovato alcuni giovani che viaggiavano a bordo di scooter che li ostacolavano. Dalle moto hanno lanciato segnali minacciosi contro i vigili del fuoco che avevano fretta di raggiungere via Michelangelo. Giunti sul posto hanno azionato gli idranti per sedare il rogo ma qualche minuto dopo sono tornati i giovani che poco prima avevano minacciato verbalmente i pompieri. Si è ripetuta la scena delle minacce, «mò ti sparo» ha urlato uno a un vigile. Il lavoro è stato portato a termine, le fiamme sono state sedate ma i teppisti si sono scagliati contro i vigili e li hanno aggrediti con pugni e calci. Poi, la fuga mentre la squadra di pompieri a sirene spiegate è corsa verso il pronto soccorso dell'ospedale civile di Aversa.

fonte: Il Mattino

mercoledì 13 maggio 2009

Maroni propone medaglia d’oro per i pompieri

Il ministro lo ha annunciato all’inaugurazione del nuovo comando provinciale

La cerimonia, che si è svolta nell’ex caserma Crespi oggi totalmente ristrutturata, ha visto la partecipazione tra gli altri di diversi parlamentari liguri, del capo del dipartimento nazionale dei vigili del fuoco, Paolo Francesco Tronca, del prefetto di Imperia, Maurizio Maccari, del sindaco, Luigi Sappa, e del comandante dei pompieri imperiesi, Vincenzo Giordano. Assente, ma più volte nominato e ringraziato per la sua opera di interessamento alla causa della nuova caserma, il ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola.

«Proporrò al Presidente Napolitano l’assegnazione della Medaglia d’Oro al corpo nazionale dei vigili del fuoco - ha annunciato il ministro Maroni - verrà consegnata alla prossima Festa di Sanata Barbara (Patrona dei pompieri). Lo meritano tutti i vigili del fuoco: in Abruzzo hanno svolto un lavoro instancabile e straordinario, salvando oltre 100 vite umane».

«Non sono solito presenziare alle inaugurazioni di caserme e comandi delle forze dell’ordine - ha precisato -

non ci vado mai...ma oggi faccio un eccezione...i pompieri sono un corpo davvero speciale».

Potenziamento di mezzi e organici, nuove risorse finanziarie in arrivo. Il ministro dell’Interno ha confermato che le proposte «le ho già portate all’attenzione del Governo e spero che presto possano essere approvate dal Parlamento».

fonte: Il Secolo XIX.it



giovedì 7 maggio 2009

Astronauti su Marte per studiare lo stress di casalinghe e vigili del fuoco

Leggendo un titolo simile è lecito pensare ad un pesce d'aprile tardivo, invece è tutto vero: un gruppo di 6 astronauti è appena rientrato dalla Russia dove è stato condotto lo studio Ares (facente parte del progetto Mars 500), un esperimento che li ha visti isolati dal mondo esterno per oltre 3 mesi.

Lo studio, finanziato dalla Regione Toscana, servirà forse a trovare una soluzione per combattere lo stress che spesso interessa le casalinghe, che passano molte ore in casa da sole, e chi svolge lavori in condizioni estreme, come ad esempio i vigili del fuoco.

I 6 astronauti volontari sono stati rinchiusi all'interno di un simulatore che ricrea l'abitacolo di una navicella spaziale in viaggio verso Marte, condizione che stimola l'accumulo di stress per gli spazi angusti entro cui è avvenuto il confinamento forzato.

Lo studio ed il monitoraggio delle diverse risposte fisiche e psicologiche degli astronauti messi alla prova consentirà di acquisire una nuova serie di elementi sulla reazione psicofisica dell’organismo umano allo stress generato da condizioni estreme e di valutare possibili terapie risolutive.

Promotori del progetto Mars 500 sono il Centro Extreme, team multidisciplinare composto da ricercatori della Scuola Superiore Sant’Anna, dell’Università e dell’istituto di fisiologia clinica del Cnr di Pisa, mentre lo studio Ares è finanziato dalla Regione Toscana.

fonte: Il Tirreno-Regione Toscana

sabato 18 aprile 2009

Dedicata a Marco Cavagna

E’ buio.
Macerie e detriti celano
un aprico mattino d’ottobre.
La terra ha vibrato, tremato, sussultato.
La scuola oscillava ostentando un ballo inatteso,
una danza tristemente esiziale.
Porzioni di muro s’accanivano sul banco,
mio ultimo baluardo.
Ricordo un frastuono,
urla, strilli, pianti
ed un ancor più assordante silenzio,
quale suo eco.
Paura e speranza s’alternano in me
come i rintocchi di una campana
ove il battaglio impersona il fato
e del tender su e giù la fune
ignoro l’artefice.
La polvere mi sovrasta.
Dal tossire desisto.
Svengo.
Una frustata di luce mi desta:
………..il paradiso !
Intravedo una figura, in parte fluorescente,
chinarsi su di me.
Mi solleva con forza e premura:
è un angelo.
Un angelo senza ali.
Un angelo con l’elmetto.

da facebook

martedì 7 aprile 2009

Terremoto di L'Aquila

Ormai i siti sono pieni di cronache e i giornali oggi escono con la notizia, ma cerchiamo di raccontare quel che ancora non si è sentito, ma al momento solo visto, le emozioni degli uomini in prima fila.

Iniziamo dall'altra notte alle ore 3.30 il sisma che ha colpito L'Aquila ha svegliato mezz'Italia e per coloro che hanno gia vissuto quest'esperienza in passato sono risorti tutti i ricordi in un attimo.Le reazioni le più diverse ma il pensiero unico, dove è successo?

Mentre in tanti riflettevano sul da farsi, la sala operativa Italia metteva in moto la macchina dei soccorsi ed è così che dopo 3 minuti è partita l'emergenza, da subito oltre i vigili del fuoco presenti a L'Aquila ed in regione si facevano partire le colonne mobili da tutta l'Italia e da Bergamo partiva una delle tante sezioni operative, ma questa sarebbe da li a poco risultata una colonna particolare, partiti da Bergamo alle 04.30 circa si mettevano in viaggio verso L'Aquila molte ore di cammino innanzi a loro, ma i vigili del fuoco lo sanno che quando si parte c'è un ritmo lento, sono i loro mezzi pesanti che l'impongono. Arrivati a L'Aquila un capo squadra avverte uno strano dolore al petto, i colleghi lo portano in ospedale ed è li che finisce la vita di un uomo che per anni ha affrontato incendi,frane, incidenti stradali ed emergenze. Io ho avuto la fortuna di conoscerlo ed è a lui che invio una preghiera affinche possa insieme agli altri proteggere il lavoro dei tanti colleghi presenti sulla zona della calamità. Per il resto potete leggere qui

Ieri sera ho sentito anche diversi amici che sono sul luogo del disastro e v'assicuro che da vicino è tutt'altra cosa, mi confermano una massiccia presenza di soccorritori ed un gran da farsi per il recupero dei dispersi.
Ci sono degli interventi molto impegnativi perchè bisogna lavorare entrando in cunicoli scavati per l'occasione con il rischio che una scossa possa far venire giu il resto della struttura.
L'emozione ci porta a voler partire subito, ma chi conosce bene le emergenze sa che anche questa volta ci sarà tanto da lavorare, in particolare quando si spegneranno i riflettori e bisognerà lavorare per il ritorno alla normalità.
Non mi resta che invitarvi ad una preghiera per coloro che sono morti a causa del sisma, per la popolazione che abbisogna di soccorso e per il nostro collega che ci ha lasciato nel pieno dell'adempimento del suo lavoro.

giovedì 2 aprile 2009

Inno dei Vigili del Fuoco

Anche se non è un inno ufficiale, rappresenta un ottima esecuzione, realizzata dai colleghi del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Roma.

mercoledì 25 marzo 2009

Vigili del Fuoco e Supereroi



Un bimbo autistico thailandese che minacciava di buttarsi da un balcone è stato tratto in salvo da un pompiere travestito da Spider-man. Teatro dell'insolito gesto, una scuola speciale di Bangkok dove uno degli alunni, un bimbo di 8 anni, si era seduto sul davanzale al terzo piano e non ne voleva sapere di rientrare. La madre ha dunque informato la polizia che il piccolo è un appassionato di super-eroi: detto fatto uno dei pompiere è rientrato alla stazione e poco dopo è ritornato vestito dal popolare "uomo-ragno". "E il bimbo gli si è buttato immediatamente tra le braccia con un sorriso", ha raccontato un agente di polizia. Il vigile del fuoco più tardi ha spiegato che utilizza la tuta da spiderman per animare le esercitazioni anti-incendio.

dal sito Repubblica.it

lunedì 16 marzo 2009

Terremoti d'Italia



Fino al 4 Aprile sarà aperta la Mostra "Terremoti d'Italia".

La Mostra è allestita al Pianterreno e al I piano della Facoltà di Ingegneria a Piazzale Tecchio, aperta dalle 9 alle 19 di tutti i giorni feriali. Il Sabato è aperta fino alle 13, mentre la Domenica è chiusa. Ovviamente l'accesso è gratuito.

La Mostra è stata preparata dal Dipartimento della Protezione Civile Nazionale, ed è stata inaugurata da Guido Bertolaso. Informazioni di dettaglio, foto, filmati sono disponibili sul sito:

www.terremotiditalia.it

Ulteriori informazioni, foto dell'inaugurazione ed altro sono sul sito della facoltà:

www.ingegneria.unina.it

Vi garantisco che è interessantissima sotto l'aspetto tecnico, con la "stanza sismica" che simula la sensazione sui visitatori del terremoto dell'Irpinia, immaginando che siano al pianterreno, oppure al V piano di un edifico antisismico, o infine in un edifico isolato sismicamente. E poi la "città sismica", in cui si vede il comportamento sotto sisma di edifici normali, isolati sismicamente, irregolari, con controventi, ponti ecc.

E poi sono in visione tutti gli apparecchi antisismici (isolatori, dissipatori, slitte...).

Ed inoltre una enorme documentazione stroica, brevetti d'epoca, sismografi, filmati. ecc.

E' una Mostra per i tecnici, ma anche per qualunque cittadino. I ragazzi delle IV e V elementari e delle scuole medie inferiori, prenotandosi attraverso il sito, avranno personale specializzato della Protezione Civile che spiegherà i fenomeni sismici in modo semplice, in un ambiente appositamente preparato.

Dunque una occasione imperdibile per tutti.

VI CONSIGLIO FORTEMENTE DI VENIRE A VISITARLA AL PIU' PRESTO, E CONSIGLIARE ALLE SCUOLE DEI VOSTRI FIGLI/NIPOTI DI ISCRIVERSI.

Grazie per l'attenzione e cordiali saluti

Edoardo Cosenza

venerdì 13 marzo 2009

dal mondo SAF

Su segnalazione degli amici di NapoliUnderGround, di seguito potete leggere di come il mondo dei soccorritori vigili del fuoco può mettere a disposizione delle amministrazione il proprio know-how
e allo stesso momento mantenere alti gli standard di formazione da mostrare poi in quei momenti estremi del soccorso.


Grosseto:firmata convenzione con comune di Sorano per le Vie Cave

E' stata firmata giorno 11 marzo la convenzione tra il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Grosseto e l'Amministrazione Comunale di Sorano con la quale si intende, tramite l'utilizzo di personale SAF (speleo alpino fluviale) di questo Comando, attuare opera di ripristino della viabilità sulla Via Cava San Rocco, al momento interdetta per effetto di vasti dissesti statici sui ripidi pendii che ne rendono pericoloso l'utilizzo.

Il prezioso sito risulta inserito sulle guide turistiche nazionale ed internazionali e la temporanea chiusura ne impedisce la visita da parte di numerosi visitatori.

I dissesti della Via Cava San Rocco sono causati da naturali fenomeni quali le radici della vegetazione perimetrale che si insinua nei cretti dei massi tufacei (bioclastismo) e che, soprattutto nelle giornate ventose provoca forti spinte disgreganti ed anche per l'effetto delle acque meteoriche che a causa delle basse temperature invernali ghiacciano nelle fessure dei massi quindi aumentando di volume, producono un effetto cuneo che provoca una spinta di ribaltamento (crioclastismo).

Nello specifico la convenzione, sottoscritta dal Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco di Grosseto ing. Francesco Notaro e dal Sindaco del Comune di Sorano dott. PierAndrea Vanni, prevede interventi in due distinte fasi.

La prima fase consisterà nel raggiungimento delle zone pericolanti a mezzo di calata su fune, la documentazione fotografica del dissesto, quindi l'individuazione delle relative tecniche per l'abbattimento o per l'eventuale consolidamento. Tutti i dissesti o i tratti della via cava, saranno così catalogati su apposite schede di valutazione nelle quali saranno anche quantificate le ore di lavoro ed il numero degli operatori SAF necessari per effettuare l'intervento.

La fase successiva sarà la realizzazione dei lavori per la messa in sicurezza del sito indicati nelle schede di valutazione.

La formazione tecnica del Personale del Nucleo SAF del Comando, è stata integrata anche con specifici corsi di formazione per la valutazione ed il contenimento dei dissesti idrogeologici effettuati presso il Politecnico di Milano.

dal sito Notiziario Italiano

lunedì 2 marzo 2009

I Centoquindici presentano la Commedia Signori Biglietti


La Compagnia tealtrale "I Centoquindici", compagnia formata da personale vigile del fuoco, associazione ONLUS, rappresenterà nei giorni 9-10-11 Marzo 2009 presso il Teatro Cilea in Napoli al Vomero la commedia “Signori Biglietti”. Il ricavato sarà devoluto in beneficenza.

“Signori Biglietti” è una Commedia comico-brillante la cui trama prende avvio dallo shock subito da Filippo durante il viaggio di nozze, che metterà in crisi apparente tranquillità coniugale di Rosa e Vincenzo.
Gli equivoci e le situazioni paradossali che si innescano e si snodano, oltre a generare comicità e divertimento, mettono in evidenza come, spesso, le persone possono vivere accanto per anni senza conoscersi realmente e come sentimenti e i rapporti di coppia costituiscono un “piacevole arcano mistero”.

I Centoquindici nascono nell’autunno del 2002 da un idea di un vigile del fuoco napoletano, Aurelio Magnetti, con lo scopo di divertirsi e divertire.
La loro carriera inizia con i successi “Donna Chiarina pronto soccorso” e “Il morto stà bene in salute”. La selezione dei protagonisti è stata complessa nel suo insieme, poiché la disponibilità del personale, offriva difficoltà nella composizione della compagnia stessa.

Con soddisfazione, dopo circa tre mesi di lavoro si è raggiunto tra i protagonisti un accettabile livello di recitazione, ricordando però, che per alcuni è la prima esperienza .

Rassegna stampa:

VIGILFUOCO:IT

LEGGO

IL MATTINO

martedì 17 febbraio 2009

Discorso di Obama

Nel suo primo discorso alla Nazione ha ricordato anche il lavoro dei Vigili del Fuoco, eroi dell'11/09 sempre a servizio della Nazione, di seguito una parte estratta dal discorso, per il resto potete linkare in basso.

"Per tanto che un governo possa e debba fare, alla fine è sulla fede e la determinazione del popolo americano che questa nazione si fonda. E' la gentilezza nell'accogliere uno straniero quando gli argini si rompono, la generosità dei lavoratori che preferiscono tagliare il proprio orario di lavoro piuttosto che vedere un amico perdere il posto, che ci hanno guidato nei nostri momenti più oscuri. E' il coraggio dei vigili del fuoco nel precipitarsi in una scala invasa dal fumo, ma anche la volontà di un genitore di nutrire il proprio figlio, che alla fine decidono del nostro destino."

dal sito

Allerta Meteo del 17 febbraio 2009

La sala operativa della Protezione Civile della Regione Campania ha emanato lo stato di allerta per condizioni meteo avverse.
Si aspettano temperature in ribasso con conseguente gelate su strade e nevicate anche a bassa quota. Potrebbe nevicare anche sulla città di Napoli. Pertanto si raccomanda prudenza e catene a bordo delle auto che non sono provviste di pneumatici da neve.

giovedì 29 gennaio 2009

Frana sul costone di Discesa Coroglio


Visualizzazione ingrandita della mappa



Le ultime pioggie che si sono abbattute sulla città di Napoli hanno messo in crisi una situazione già precaria dovuta alle precipitazioni degli ultimi mesi.
Come avete avuto modo di vedere sugli organi di stampa gli interventi sono stati diversi in particolare per sprofondamenti della sede stradale ed alberi e cornicioni.
Ma ad ogni pioggia di questi ultimi periodi, siamo stati testimoni di crolli di diversi muri di contenimento in tufo.
Il giorno 27, con la mia squadra siamo intervenuti in Discesa Coroglio per la caduta di materiale di risulta sulla sede stradale, poi in Via Posillipo dove c'erano diversi tombini che con la forza dell'acqua erano saltati dalla propria sede ed infine in serata un muro di contenimento nella zona della discesa di Giuseppone a mare è precipitato all'interno di un giardino di un abitazione privata per fortuna senza procurare nessun ferito.

Ieri sera siamo intervenuti al Viale Virgilio per un terrazzino che stava scivolando.
Arrivati sul posto, la situazione presentava la sua gravità con lo scivolamento a valle di un terrazzo di pertinenza di una casa colonica, il fenomeno era già conosciuto dagli abitanti del posto, per precedenti frane in anni anche recenti, infatti quella parte del costone era stato anche oggetto di precedenti interventi.
Il movimento aveva un evoluzione anche abbastanza rapido tale da poter esser notato a vista d'occhio. Vista la gravità del fatto abbiamo dovuto far chiudere la strada sottostante, discesa Coroglio, e sgomberare gli occupanti della casa.
Sul posto sono intervenuti, Polizia di Stato,Polizia Municipale e Ufficio Protezione Civile del Comune di Napoli.
Per stamane comunque si prevedono ulteriori sopralluoghi da parte del personale dell'ufficio sicurezza de Comune di Napoli per valutare i provvedimenti da prendere per la messa in sicurezza del costone e dell'abitazione.

domenica 25 gennaio 2009

Napoli: incidente ferroviario a Castellammare di Stabia


I Vigili del Fuoco di Napoli sono intervenuti, alle ore 14.20 circa a Castellammare di Stabia per un incidente ferroviario che ha coinvolto un treno locale della linea Napoli ¿ Sorrento (Circumvesuviana).

Il sinistro è stato causato dalla caduta di un albero sui binari.

I due macchinisti, rimasti imprigionati tra le lamiere, sono stati estratti dai Vigili del fuoco ed accompagnati, unitamente al capo treno, al vicino ospedale.

Fortunatamente solo tanto spavento tra i passeggeri ma nessuno ha riportato danni.

Castellammare 22/01/09

fonte notizia Vigilfuoco.it, foto CorrieredelMezzoggiorno.it

lunedì 12 gennaio 2009

Medico e anziana salvati dalla squadra “anti-infarto”

Un’ora per salvare due vite. L’elicottero, un’èquipe medica, una squadra di soccorritori in corsa contro il tempo, per salvare un cinquantenne e una donna di 70 anni dall’infarto che stava per spedirlo all’altro mondo: Hollywood ci avrebbe imbastito una puntata avvincente di “E.R.”. Invece si tratta della realtà, della cronaca spicciola di quel che è accaduto ieri tra Sestri Levante e Rovegno. Grazie a un protocollo operativo d’avanguardia, la “squadra anti-infarti” allestita in provincia di Genova è riuscita a soccorrere prima un medico cinquantenne colpito da malore a Punta Manara, nel Tigullio orientale, poi una donna di 70 anni, vittima di un arresto cardiaco nella sua casa di Rovegno. Tutto in un’ora.

Il primo allarme è scattato alle 13.45, quando il medico genovese di 50 anni, che presta servizio all’ospedale San Martino e stava trascorrendo una giornata in compagnia della moglie sulle alture di punta Manara, ha telefonato ai colleghi del “118” di Lavagna per spiegare loro di aver accusato sintomi sospetti. I sanitari della centrale operativa hanno immediatamente inviato sul posto i volontari della Croce Verde sestrese. I militi, ben sapendo di dover affrontare un cammino lungo trenta minuti prima di poter raggiungere il paziente, hanno chiesto ai titolari di un’azienda privata di aprire loro i cancelli e di poter transitare sul terreno di loro proprietà così da dimezzare i tempi di intervento. Nel frattempo, è stato allertato anche l’elisoccorso. I sanitari della Croce Verde e gli aerosoccorritori sono così giunti a punta Manara quasi contemporaneamente. Il cinquantenne è stato visitato con il defibrillatore e a questo punto è scattato il “protocollo infarti”. Il medico è stato issato sull’elicottero dei vigili del fuoco con il verricello, trasportato d’urgenza all’ospedale San Martino e sottoposto, nella sala di emodinamica, ad angioplastica. Concluso il trasporto, il velivolo “Drago 70” dei pompieri è decollato nuovamente alla volta di Rovegno, poco dopo le 14.15, dove la stessa procedura è stata adottata per soccorrere un’anziana settantenne. L’unica differenza è che la donna è stata accompagnata all’ospedale Villa Scassi di Sampierdarena. Alle 15, l’elicottero dei vigili del fuoco è rientrato alla base, all’aeroporto “Cristoforo Colombo”: un’ora di lavoro e due vite salvate. «Merito del protocollo adottato nel 2002 dal “118” di Genova e da tutte le unità di cardiologia presenti negli ospedali genovesi. Una procedura talmente efficace che è stata ora adottata da tutte le Asl liguri, Chiavari compresa», dice il dottor Lorenzo Borgo che ieri era di servizio sul velivolo “Drago 70”. In verità Borgo è un po’ il “padre” di questa complessa e però efficacissima “squadra anti-infarti”. È lui ad aver curato nei dettagli l’operazione: «Siamo riusciti a ridurre la mortalità al disotto della soglia del 5%, un risultato eccezionale. Basti pensare che fino a sei anni fa, il 20% dei casi di infarto aveva esito fatale». Ma come funziona il sistema? «Grazie alla telemedicina siamo in contatto diretto con le unità cardiologiche del territorio. Gli strumenti a nostra disposizione ci consentono di sottoporre i pazienti colpiti da arresti cardiaci a esami precisi, i cui risultati vengono faxati in tempo reale agli specialisti ospedalieri. Fatta la diagnosi, scatta il protocollo. L’angioplastica è efficace se effettuata sul paziente entro 90 minuti dalla diagnosi di infarto. Noi siamo riusciti a ridurre questo tempo a 60-70 minuti. Ieri, addirittura, sono trascorsi 40 minuti per l’intervento a Punta Manara. In sala emodinamica, l’infartuato viene sottoposto a intervento non invasivo e dopo 4-5 giorni può tornare a vivere come se nulla fosse accaduto» Altro che “E.R.”.

fonte La Nazione

sabato 3 gennaio 2009

Maltempo su Napoli



Si è abbattuta su Napoli nelle ultime ore una grossa quantità d'acqua che ha provocato notevoli danni, soprattutto in città. Già arrivando stamattina al distaccamento e non vedendo la partenza la giornata si presentava con tutte le sue difficoltà.
Il tempo di attendere la squadra che rientrasse, un controllo della macchina e delle attrezzature, l'attesa dell'arrivo del personale in integrazione e subito via si esce non un solo indirizzo ma subito due, vicini, verifiche per crollo di un muro ed una frana che ha interessato un'abitazione.

Il primo intervento subito risolto, ma il secondo la frana è apparso in tutte le sue difficoltà infatti sono intervenuti mezzi movimento terra nostri, vvf, e mezzi della protezione civile del Comune di Napoli.
La frana ha interessato un piccolo condominio ed addirittura l'abitazione di un idolo del calcio napoletano degli anni 70, Juliano.
Comunque grazie alla collaborazione siamo riusciti in serata a liberare la strada per accedere al fabbricato e scaricare dal peso del materiale un vano dell'abitazione del noto calciatore.

foto dal sito Il Mattino

giovedì 1 gennaio 2009

E così inizia il nuovo anno

in campania i contusi sono una settantina. a fuoco edifici, auto e cassonetti
Proiettile vagante, un morto a Napoli
Tragico bilancio di Capodanno: la vittima è un 24enne. Due feriti nel Milanese, un 46enne grave nel Salernitano

NAPOLI - È di un morto e un centinaio di feriti il tragico bilancio di questo Capodanno: la vittima è un ragazzo napoletano, colpito da un proiettile vagante mentre era affacciato al balcone di casa, nei Quartieri Spagnoli. Nicola Sarpa, che avrebbe compiuto 25 anni il 24 gennaio, è stato ferito alla testa. Era in casa con la madre, che lo ha portato nel vicino ospedale Vecchio Pellegrini, dove però i medici non hanno potuto far nulla. Il colpo secco è stato confuso con i botti a ridosso della mezzanotte e nessuno si è immediatamente accorto dell'accaduto. A poche decine di metri dalla casa è stato trovato un bossolo.

BRAVO RAGAZZO - Sarpa era conosciuto nei Quartieri Spagnoli come un bravo ragazzo e quando gli abitanti della zona si sono resi conto dell'accaduto sono scesi in strada, tra urla e disperazione. Sempre a Napoli e provincia 70 persone sono rimaste feriti per i botti. Dati poco confortanti, ma leggermente meno drammatici di quelli dello scorso anno: un morto e 85 feriti. Era deceduto un giovane di 30 anni, raggiunto al cuore da un proiettile che aveva trapassato la finestra della sua casa a Torre Annunziata.

AUTO ESPLOSA - Ancora nel Napoletano, a Casalnuovo, un'auto a impianto Gpl è esplosa in serata per lo scoppio di un petardo vicino al garage dove era parcheggiata: cinque i feriti, di cui quattro già dimessi e uno ricoverato in prognosi riservata. Per cause ancora da accertare l'impianto Gpl è esploso. Molto probabilmente i feriti erano proprio coloro che stavano esplodendo i fuochi.

INCENDI - Molti gli incendi tra Napoli e provincia, causati da botti e atti di vandalismo. Un'ottantina gli interventi dei vigili del fuoco per auto e cassonetti in fiamme. Incendi in una fabbrica di pomodori a Sant'Antonio Abate e in un capannone ad Arzano adibito a deposito di alimentari. Fiamme anche a Volla: coinvolto un deposito di detersivi; sgomberati diversi appartamenti che si trovano ai piani superiori. Nel cuore di Napoli, in piazza dei Martiri, incendiato il gazebo di una nota caffetteria.

fonte Corriere.it