giovedì 25 novembre 2010

Regole da tenere in caso di terremoto

A trent'anni dal terremoto dell'Irpinia 1980 non possiamo altro che diffondere delle semplici regole per poter essere sempre pronti. La prima azione dell'uomo è quella di conoscere il luogo dove si trova e poi provvedere all'autosoccorso.

Ecco semplici regole emanate dal Dipartimento di Protezione Civile.

Prima del terremoto

• Informati sulla classificazione sismica del comune in cui risiedi.
Devi sapere quali norme adottare per le costruzioni, a chi fare riferimento e quali misure sono previste in caso di emergenza

• Informati su dove si trovano e su come si chiudono i rubinetti di gas, acqua e gli interruttori della luce. Tali impianti potrebbero subire danni durante il terremoto

• Evita di tenere gli oggetti pesanti su mensole e scaffali particolarmente alti.
Fissa al muro gli arredi più pesanti perché potrebbero caderti addosso

• Tieni in casa una cassetta di pronto soccorso, una torcia elettrica, una radio a pile, un estintore ed assicurati che ogni componente della famiglia sappia dove sono riposti

• A scuola o sul luogo di lavoro informati se è stato predisposto un piano di emergenza.
Perché seguendo le istruzioni puoi collaborare alla gestione dell’emergenza

Durante il terremoto

• Se sei in luogo chiuso cerca riparo nel vano di una porta inserita in un muro portante (quelli più spessi) o sotto una trave.
Ti può proteggere da eventuali crolli

• Riparati sotto un tavolo.
E’ pericoloso stare vicino ai mobili, oggetti pesanti e vetri che potrebbero caderti addosso

• Non precipitarti verso le scale e non usare l’ascensore.
Talvolta le scale sono la parte più debole dell’edificio e l’ascensore può bloccarsi e impedirti di uscire

• Se sei in auto, non sostare in prossimità di ponti, di terreni franosi o di spiagge.
Potrebbero lesionarsi o crollare o essere investiti da onde di tsunami

• Se sei all’aperto, allontanati da costruzioni e linee elettriche.
Potrebbero crollare

• Stà lontano da impianti industriali e linee elettriche.
E’ possibile che si verifichino incidenti

• Stà lontano dai bordi dei laghi e dalle spiagge marine.
Si possono verificare onde di tsunami

• Evita di andare in giro a curiosare e raggiungi le aree di attesa individuate dal piano di emergenza comunale.
Bisogna evitare di avvicinarsi ai pericoli

• Evita di usare il telefono e l’automobile.
E’ necessario lasciare le linee telefoniche e le strade libere per non intralciare i soccorsi

Dopo il terremoto

• Assicurati dello stato di salute delle persone attorno a te.
Così aiuti chi si trova in difficoltà ed agevoli l’opera di soccorso

• Non cercare di muovere persone ferite gravemente.
Potresti aggravare le loro condizioni

• Esci con prudenza indossando le scarpe.
In strada potresti ferirti con vetri rotti e calcinacci

• Raggiungi uno spazio aperto, lontano da edifici e da strutture pericolanti.
Potrebbero caderti addosso

giovedì 23 settembre 2010

La città "arresta" i Vigili del Fuoco


23/09/10 Pianura, quartiere occidentale della città di Napoli. La partenza dei vigili del fuoco resta bloccata a Via Carlo Carrà dalle auto parcheggiate ai bordi della strada.
Ma la storia non finisce qui, una signora alla vista dei pompieri si pone in malo modo ed arrabbiata, esclama: “dovevate passare per forza da qua?”

foto da Corriere.it

sabato 4 settembre 2010

Continua il lavoro dei SAF Campania a L'Aquila


Le squadre SAF della regione Campania, che si sono succedute di recente sullo scenario sismico abruzzese, hanno completato il montaggio di una complessa opera di carpenteria metallica a sostegno dell'arco trionfale della chiesa di Santa Maria Paganica situata nel centro storico dell'Aquila. L'arco rischiava il crollo improvviso a causa del grave dissesto statico.

L'operazione è stata realizzata in completa sicurezza muovendosi sulle funi che sono state ancorate alle gru da cantiere ad una quota di circa cinquanta metri dal suolo. Tale tecnica ha consentito di non esporre il personale al pericolo incombente di crollo, rischio inevitabile se si sarebbe dovuto procedere dal basso costruendo un ponteggio di servizio.

Nella stessa zona della chiesa insiste anche una parte residua della cupola che è stata messa in sicurezza di recente con l'applicazione di resine, fibre di carbonio e fibre di vetro, dalle squadre SAF provenienti dal Veneto.

Ad operazioni ultimate sarà possibile continuare lo sgombero delle macerie nella zona sottostante ed il successivo innalzamento della struttura di copertura.

dal sito vigilfuoco.it

martedì 3 agosto 2010

Afragola-Ragazza salvata dai Vigili del Fuoco



Afragola, 1.15 del 31/07/2010, un temporale imperversa sulla provincia napoletana all'improvviso un fragore ed un fabbricato di tre piani viene giù come la carta pesta. L'arrivo dei vigili del fuoco è rapido, sono gli uomini del distaccamento di Afragola, sono i primi ad arrivare ed innanzi a loro si presenta la tragedia. Un fabbricato di tre piani fuori terra si è sgretolato, chiamano la sala operativa e chiedono il rinforzo di uomini e mezzi. Iniziano a scavare, sotto un acqua incessante, ma loro non se ne preoccupano, sanno che la loro missione è quella di salvare vite umane.
Oltre le difficoltà tecniche gli uomini dei vigili del fuoco sono rallentati dall'interferenza dei parenti e curiosi, comprensibile ma non accettabile, bisogna far presto sotto le macerie ci sono delle persone.
Dopo nove ore di estenuante lavoro, vengono recuperati i primi corpi, ma l'opera non si ferma e dopo poco un terzo corpo viene recuperato. A quel punto la tragedia è acclarata, ma i soccorritori non si fermano, vanno avanti sanno che uno dei corpi era la nonna di una bimba di dieci anni.
Si continua a scavare, si viene aiutati dai mezzi meccanici, si sollevano i pezzi più pesanti, sul posto dal mattino è giunto anche lui, l'ispettore dei Vigili del Fuoco Francesco De Martino, istruttore di opere provvisionali, scruta lo scenario, individua un cunicolo, si cala all'interno. Lui lo fà per istinto, anche se poi mi confessa: " non credevo di trovarla ancora in vita", ma lui è un guerriero, non demorde. Si infila tra le macerie e percorre pochi metri, fa scivolare le sue braccia alla ricerca della bambina. Sente un lamento. Allunga la mano e con le punta riesce a sfiorare il viso della bimba, è viva.Sono le 13.45.
Si fa coraggio, anche se sa che la situazione è critica, da un momento all'altro può cadere del materiale che non è stabilizzato, è in pericolo di crollo.
Cammina con il corpo che struscia sulle macerie e si accerta delle condizioni della piccola Imma, le parla, lei risponde.La piccola ha solo il volto libero dalle macerie. A questo punto si decide di aprire un altro varco a valle per poter liberare dai detriti la piccola, le operazioni vanno avanti. Alle 16.15 la piccola è quasi libera, ha ancora un piede incastrato ma il lavoro fin qui effettuato permette ai sanitari di iniziare le prime cure, si scava ancora e alle 16.45 si riesce a liberare la bambina e portarla fuori affidandola ai sanitari. I vigili del fuoco la tirano fuori, lui il nostro "Franco" le va vicino lei lo riconosce e gli regala una bambolina che fino ad allora aveva tenuto stretta a se, a ringraziarlo per averla tirata fuori. E lui la sorride e sa che tutto questo è stato possibile grazie alla grande sinergia dei Vigili del Fuoco che hanno lavorato incessantemente per quasi quindici ore. Dopo poco arrivano le buone notizie dall'ospedale.La bambina è salva.
Oggi son passato a salutare il "guerriero" nel suo ufficio, accanto al suo primo casco da pompiere e alle cose più care della sua carriera ha riposto la bambolina e mentre mi racconta l'intervento nei suoi occhi si legge tutta l'emozione.
Lo saluto, chiudo la porta e ringrazio di aver conosciuto un uomo eccezionale.

mercoledì 30 giugno 2010

Libro sulla strage di Viareggio scritto dai Vigili del Fuoco

Sabato 26 giugno si è svolta presso la Sala di Rappresentanza del Comune di Viareggio la presentazione del libro "29 giugno 2009 ore 23:48 - Viareggio ferita nel cuore - ricordi ed emozioni", nato dall'idea del CRAL VVF di Viareggio e dall'Associazione ACSI Viareggio.
Presenti alla cerimonia, oltre alle autorità locali, il Sindaco di Viareggio Luca Lunardini, il Comandante Provinciale VVF di Lucca Michele Iuffrida, il Presidente del CRAL VVF Viareggio Giovanni Remedi e il Presidente Nazionale ACSI Antonino Viti.
Numerosa la partecipazione dei Vigili del Fuoco anche degli altri Comandi intervenuti nelle operazioni di soccorso, dei rappresentanti dell'Associazione Nazionale VVF, di molteplici associazioni di pubblica assistenza e dei rappresentanti dei comitati delle vittime del disastro ferroviario.
Nel corso della cerimonia rappresentanti della Fanfara Alpina della Versilia Storica "Tenente Raffo" ha voluto donare al Comando provinciale di Lucca una scultura bronzea quale segno tangibile di riconoscimento per l'opera svolta durante l'emergenza.
Il ricavato della vendita del libro sarà interamente devoluto alle vittime del disastro ferroviario.

dal sito vigilfuoco.it

mercoledì 5 maggio 2010

Commedia Mpriestame a Mugliereta




La Compagnia teatrale "I Centoquindici", compagnia formata da personale vigile del fuoco, associazione ONLUS, rappresenterà nei giorni 12-13 Maggio 2010 presso il Teatro Acacia in Napoli al Vomero la commedia “M’priestame a mugliereta”. Il ricavato sarà devoluto in beneficenza.

“Mpriestame a Mugliereta” è una Commedia ambientata negli anni 50 e prende corppo in una casa di montagna, presa in affitto dalla famiglia Coppolecchia, per curare Camillo (capofamiglia) affetto da fortissimo esaurimento nervoso. In casa sono ospiti da diverso tempo, senza essere stati invitati, l’amico Alberto con la propria moglie. Quest’ultimo, non avendo portato nessun bagaglio a mano, ed essendo sprovvisto di ogni cosa, chiederà in prestito a Camillo tutto, persino la moglie. Così facendo nasceranno intrecci piacevoli e comici.


I Centoquindici nascono nell’autunno del 2002 da un idea di un vigile del fuoco napoletano, Aurelio Magnetti, con lo scopo di divertirsi e divertire.
La loro carriera inizia con i successi “Donna Chiarina pronto soccorso” e “Il morto stà bene in salute” e “Signori Biglietti”. La selezione dei protagonisti è stata complessa nel suo insieme, poiché la disponibilità del personale, offriva difficoltà nella composizione della compagnia stessa.

Con soddisfazione, dopo circa tre mesi di lavoro si è raggiunto tra i protagonisti un accettabile livello di recitazione, ricordando però, che per alcuni è la prima esperienza .

Come sempre i Vigili del Fuoco come sempre anche questa volta hanno risposto ad una “chiamata di soccorso”, infatti il ricavato della commedia andrà interamente devoluto all’associazione “Tutti a Scuola” e per aiutare alcuni colleghi.



Napoli 05/05/2010

venerdì 26 febbraio 2010

ICE - Numero salvavita


ICE sta per "In Case of Emergency" - "In Caso di Emergenza", infatti l'idea che ha portato alla creazione di questo acronimo è di permettere ai primi soccorsi (soccorritori occasionali, protezione civile, 118, vigili del fuoco, polizia, ecc.) di identificare le persone coinvolte in incidenti e di contattare i loro parenti prossimi per ottenere informazioni mediche.
Il suggerimento in pratica è quello di tenere nella rubrica del proprio cellulare alcuni numeri di telefono registrati con il seguente formato e in ordine di importanza:

•ICE1 (per esempio il numero della propria mamma);
•ICE2 (papà);
•ICE3 (fidanzata/moglie);
•ICE4 ecc.

I numeri da contattare, lo avrete capito, devono essere relativi ai recapiti delle persone che vi conoscono e che sono in grado di rispondere alle domande dei vostri soccorritori (gruppo sanguigno, uso di farmaci, ecc.) nei casi in cui vi troviate in situazioni di emergenza. Per promuovere maggiormente l'uso di ICE, è stato studiato un nuovo simbolo, facilmente riconoscibile, per aiutare il personale di emergenza a reperire rapidamente le informazioni mediche relative ad un paziente in stato di incoscienza. Il simbolo ICE incollato su un cellulare permette infatti ai soccorritori di sapere immediatamente che la persona incidentata ha inserito i numeri di emergenza nella rubrica secondo questo criterio. Il simbolo è stato sviluppato per essere gratuito e con libertà di distribuzione. Tutti sono incoraggiati ad usare questo simbolo per promuovere la sicurezza individuale e la prontezza dei soccorsi. Facile da fare, non costa niente e può essere molto utile... può salvarvi la vita!
Aggiorna ora la tua rubrica e condividi questa informazione.

giovedì 7 gennaio 2010

I Vigili del Fuoco in soccorso della Befana


Non è la prima volta che i Vigili del Fuoco si ritrovano a dover dare una mano alla Befana, anche quest'anno son stati chiamati a supportare il suo duro lavoro che l'ha vista lavorare una notte intera e alle prime luci ha avuto i primi segni della stanchezza ed è così che sono accorsi gli uomini del 115 in suo aiuto ed esperti del nucleo SAF hanno collaborato nel farle riprendere il volo a bordo della sua scopa.
Per la gioia dei bambini presenti ha iniziato un lancio di caramelle per addolcire la giornata.

Ieri 6 gennaio 2010, presso il distaccamento Mostra dei Vigili del Fuoco di Napoli si è tenuta la giornata della Befana 2010, dapprima la giornata è stata aperta da un piccolo saggio d'intervento come la simulazione di un incendio ed il salvataggio di due donne e poi è arrivata lei la mitica Befana che ha portato per i piccoli presenti dolci e caramelle ed un piccolo pensierino per ogni bimbo e poi......si è volatilizzata

Giornata magica ed una grande gioia nel vedere le facce stupite dei tanti bimbi.