venerdì 12 settembre 2008

11 settembre- 7 anni dopo

Quando parliamo e sentiamo parlare di 11 settembre spesso lo facciamo per ricercare le cause note e non note dell'evento.In molti parlano di cospirazione, di attentato preparato da fantomatiche organizzazioni, ma.......

Personalmente quando penso all'11 settembre rivolgo lo sguardo verso mio figlio, all'epoca aveva appena quattro mesi, a lui forse un giorno spiegheranno a scuola qualcosa, ma l'11 settembre per gli addetti al settore come noi ha un altro significato.Ci siamo sentiti fin dai primi attimi vigili del fuoco in senso globale, senti che vorresti preparare la borsa e partire, si è questo lo spirito del vigile del fuoco, lui vuole correre ovunque ci sia bisogno.Abbiamo visto ore e ore di filmati, migliaia di immagini, ascoltato telegiornali e interviste.Poi con il passare del tempo e degli anni sono usciti fuori i film ed i libri.
Quello che consiglio di vedere a chi non l'abbia ancora fatto è 9/11 di Jules e Gedeon Naudet, è un film documentario nato per raccontare la vita dei vigili del fuoco di New York e si ritrovano a girare in diretta l'attacco e il crollo delle due torri, l'uno dal di dentro della torre e l'altro dall'esterno, con tutta la suspence di quegli attimi con il crollo delle torri e le difficoltà di far girare le informazioni.
E poi ci sono i libri:
Ultimo a uscire di Richard Picciotto, comandante di battaglione del Fire Department of New York.
11 settembre 2001. Quando Richard Picciotto, comandante di battaglione del Fire Department of New York, vede alla televisione della sua caserma le torri gemelle che bruciano, sente istintivamente di doversi precipitare sul posto, senza attendere gli ordini: è un pompiere, e la sua missione è là. Giunto al World Trade Center, Picciotto, che conosce benissimo la Torre nord per aver partecipato alle operazioni di soccorso seguite all’attentato del 1993, mette insieme una squadra di pompieri ed entra nell’edificio invaso dal fumo. Alla guida di quegli uomini, affronta un piano dopo l’altro, controllando gli uffici e guidando centinaia di uomini e donne alle scale praticabili o agli ascensori ancora in uso.
Arrivato al 35° piano, «sente» il crollo dell’altra torre e ordina l’evacuazione immediata di tutti i soccorritori e i civili rimasti nella Torre nord. Comincia l’affannosa discesa verso il piano terra, ma lo spaventoso collasso del grattacielo sorprende Picciotto e i suoi mentre si trovano sulla scala B tra il settimo e il sesto piano, ancora impegnati ad aiutare l’ultimo gruppo di persone in difficoltà.
Sepolto sotto le macerie, e miracolosamente illeso, per Picciotto inizia la lunga e terribile attesa dei soccorsi...
Ultimo a uscire ci racconta gli avvenimenti di quella giornata tragicamente indimenticabile con franchezza quasi brutale e impressionante immediatezza, e riesce a darci un’idea assolutamente precisa di quanto Picciotto e la sua squadra siano riusciti a compiere e di cosa sia effettivamente accaduto in quei momenti drammatici.

102 minuti,Centinaia di interviste con i testimoni, trascrizioni di comunicazioni radio e telefoniche, e-mail e indagini sulla struttura e le cause del crollo del World Trade Center.
Ore 8.30. Dianne DeFontes sale all'89° piano della Torre Nord del World Trade Center. Non c'è ancora nessuno. Entra, chiude la porta e va alla scrivania. Mentre aspetta, beve il caffè e mangia uno yogurt. Si sente al sicuro con la porta chiusa, a quasi 300 metri d'altezza.
Ore 8.46. Il volo 11 dell'American Airlines si abbatte contro la torre nord. La porta che doveva proteggere Dianne si spalanca all'improvviso. Si è appena scatenato l'inferno.
Ore10.28. La Torre Nord crolla.
102 minuti separano il momento dell'impatto dal crollo. 102 minuti che hanno fatto la differenza tra la vita e la morte per 14.000 persone diventate parte di un dramma epocale.

Milioni di parole sono state pronunciate e scritte su quel giorno, ma sempre da una stessa prospettiva: dall'esterno. Jim Dwyer e Kevin Flynn hanno cambiato completamente il punto d'osservazione: il loro racconto è l'eco delle voci dall'interno. Un lavoro di ricostruzione straordinario, che si basa su centinaia di interviste, su migliaia di testimonianze orali e su un numero infinito di telefonate, di e-mail, di comunicazioni radio. E' un immenso "ponte di voci" che, per la prima volta, permette do penetrare in un labirinto di fuoco, fiamme, polvere, fumo, minuto per minuto, da ogni piano di due grattacieli in cui era rimasto qualcuno che poteva sperare. Destini che si intrecciano. Vite che si spezzeranno o si salveranno. Sforzo, paura, eroismo e pura, primordiale lotta per la sopravvivenza.
Questa è la storia mai raccontata di migliaia di uomini e donne.

American Ground , Contiene molti preziosi dettagli sulla reale situazione al World Trade Center durante e dopo gli attacchi.Questo libro è composto da tre lunghi reportage. Nel primo, William Langewiesche esplora le rovine sottostanti alle Torri gemelle. Nel secondo, ricostruisce momento per momento la dinamica del loro crollo. Nel terzo, descrive la lotta quasi per bande che nei mesi successivi all'11 settembre ha visto pompieri, poliziotti e dipendenti delle imprese edili contendersi, per ragioni molto diverse, il terreno desolato di Ground Zero. William Langewiesche è corrispondente di "The Atlantic Monthly", su cui questo libro è apparso in tre parti. La prima edizione in volume di "American Ground" è del 2002.

The 9/11 Report versione a fumetto, una versione ufficiale ricostruita con tutte le testimonianze delle persone coinvolte e riscritto in forma di fumetto ma seguendo passo passo la realtà dei fatti.


1 commento:

Anonimo ha detto...

finalmente sono riuscito ad aggiustare il mio calcolatore,
e ritorna il mio appello vi
prego aiutate i pompieri del centro storico abbiamo bisogno di un idrante e fateci riavere il colibry che da mesi e' fermo per mancanza di pezzi di ricambio.complimente giampla