venerdì 26 settembre 2008

Solidarietà ai colleghi della Polizia di Stato

E' da qualche minuto che viene battuta la notizia del decesso del secondo poliziotto coinvolto nell'incidente sulla Nola-Vila Literno, facevano parte dei rinforzi arrivati subito dopo la strage di Castel Volturno.

Ecco la notizia su un agenzia di stampa

Caserta, 26 set. - (Adnkronos) - Drammatico incidente stradale a Casapesenna (Caserta), dove un'auto del Nucleo prevenzione crimine di Torino si è ribaltata mentre stava inseguendo un'autovettura che non si era fermata all'alt. Due agenti sono morti, mentre un terzo è rimasto ferito.

L'incidente è accaduto poco prima delle ore 11.

L'auto della polizia si è ribaltata mentre stava inseguendo una vettura che correva in direzione Villa Literno. Per estrarre i corpi dall'abitacolo sono dovuti intervenire i Vigili del fuoco.

Francesco Alighieri è deceduto poco dopo l'arrivo in ospedale. Gabriele Rossi è invece morto poco fa.

Intervento SAF per salvare un gattino





Il 24 settembre il nucleo SAF veniva allertato dalla sala operativa del comando di Napoli per un recupero di un gattino rimasto in una zona impervia. Il nucleo che era impegnato nel mantenimento delle capacità operative, attraverso gli addestramenti periodici (mantenimenti), sulla collina di Posillipo, immediatamente si portava in località Arco Felice per il recupero di un gattino.

All’arrivo sul posto si presentava lo scenario particolarmente complesso, sia per l’impervietà dei luoghi che per il pericolo che il gatto potesse precipitare in un occhio di monte, con una profondità di oltre 60 mt.

Si calavano due operatori che prima tranquillizzavano l’animale e poi procedevano con il recupero, affidando il gattino nelle mani della sua padroncina.

lunedì 22 settembre 2008

Madrid: è italiano il pompiere più rapido

MADRID - E' un italiano quest'anno il vincitore del 'Memoriale Pompieri Citta' di Madrid', una 'competizione verticale' promossa ogni anno dalla capitale spagnola, e che consiste nel salire per le scale il più rapidamente possibile in cima ai 33 piani della Torre Espacio, nel complesso delle 'Cuatro Torres'.

Il vincitore italiano si chiama Mario Spada, riferisce il quotidiano Abc, e fa il pompiere da tre anni. E' arrivato al 33mo piano con sulle spalle i 25 chili di equipaggiamento regolamentare in 5 minuti e 15 secondi. "E' stata una esperienza molto bella, ma anche molto dura" ha commentato dopo essere giunto all'ultimo piano del palazzo.

fonte ANSA

Dissesto a Pianura



Nella giornata di ieri una squadra di Vigili del Fuoco è stata allertata per un intervento di verifica, come se ne fanno tanti a Napoli, ma all'arrivo sul posto la situazione si è presentata abbastanza complessa. Immediata è stata una presa visione di tutto il fabbricato, ma poi è stato deciso anche un ispezione del sottosuolo con la collaborazione dell'ufficio fognature del Comune di Napoli.
Allertati nel frattempo le aziende delle varie utenze per la messa in sicurezza del fabbricato e l'intervento dell'ufficio di protezione civile del Comune di Napoli. Di concerto è stato disposto lo sgombero della famiglia che occupava l'abitazione il transennamento con inibizione del traffico veicolare e una verifica del condotto fognario.

Di seguito alcune foto del fabbricato interessato:


martedì 16 settembre 2008

Guardando IKE e pensando al VESUVIO

I telegiornali di questi giorni ci hanno trasmesso tante immagini ed articoli in merito all'arrivo di IKE un uragano dalla forza immane che avrebbe potuto distruggere case e portare morte tra la popolazione. Infatti per la sua pericolosità è stato diramato l'ordine d'evacuazione per 3,5 milioni di persone di Galveston bay, Texas. L'ordine di evacuazione è stato dato dal Servizio metereologico nazionale che ha una struttura preposta alla sorveglianza degli uragani (National Hurricane Center).
Questa è la notizia poi sono susseguite le immagini della popolazione che si preparava all'evacuazione siggillando tutte le porte e le finestre delle abitazioni e sono andate via con auto, autobus messi a disposizione dal governo locale e aerei. Si vedono diverse immagini della popolazione che si allontana in maniera abbastanza ordinata e con la possibilità di dover tornare e non trovare la casa o trovarla danneggiata.

Ora immaginate solo per un attimo che il nostro buon Vesuvio inizi a dare una serie di segnali di risveglio, in base a questi segnali l'osservatorio vesuviano, sarà l'organo tecnico che farà scattare il piano d'evacuazione della popolazione che coinvolgerà circa 1 milione di persone nei comuni inseriti nella zona rossa. Questa parte della popolazione oggi è a conoscenza dei danni ma non cosciente di ciò che possa accadere, altrimenti non si spiegherebbe il dilagare dell'abusivismo alle falde del vulcano, ma tornando ad IKE, secondo voi tutto filerebbe liscio come appare dalle immagini giunte dagli states?

E' di qualche giorno fà la notizia che ricercatori hanno trovato una camera magmatica a circa 4-5 km. di profondità, notizia apparsa sulla rivista Nature e a proposito di questo il numero 1 della protezione civile italiana, dott. Guido Bertolaso, ha richiamato un attimo l'attenzione chiedendo alla comunità scientifica una dichiarazione di pericolosità ed ha esortato alla rivisitazione del piano d'emergenza per l'area vulcanica dei Campi Flegrei e dell'isola d'Ischia.

sabato 13 settembre 2008

Operaio appeso alla gru salvato dai vigili del fuoco

Mentre stavo scrivendo qualche post, mi arriva la notizia sul pc di un intervento realizzato dai vigili del fuoco di Torino che sono riusciti a liberare un operaio che era rimasto agganciato al cavo della gru, nel cantiere di costruzione di una abitazione. Grazie al pronto intervento dei vigili del fuoco che con un operatore saf che si è calato dalla gru è riuscito ad imbracarlo e portarlo giù sano e salvo.

Cliccate per il video dell'intervento e questo il videoracconto dei vigili del fuoco.

Articolo sul sito vigilfuoco.it

Foto racconto:





foto e video dal sito repubblica.it

Corso di dissesti statici per operatori SAF

Si è concluso il 12/09/08 presso la scuola di formazione del Comando di Napoli il corso di dissesti statici rivolto agli operatori SAF 2A e 2B. Il programma del corso è stato sviluppato per dare agli operatori una conoscenza su quelli che possono essere i dissesti e di come poter operare per un primo intervento di messa in sicurezza. Proprio l'aspetto della sicurezza è stato il fattore che ha portato a programmare un corso riservato ad operatori SAF, spesso chiamati in interventi con grave rischio di crollo o in situazioni di calamità.
Tra gli interventi di emergenza a livello nazionale non possiamo che ricordare il terremoto dell'Umbria e quello dell'Etna nel 2001, dove sono stati diversi gli interventi di messa in sicurezza di fabbricati e campanili.
Non mancano poi i continui interventi nell'area urbana della città di Napoli con un immenso patrimonio immobiliare di tipo storico con i suoi rischi: vulcanico, sismico, bradisismo,sottosuolo da cui è stato estratto la maggior parte del materiale per la costruzione e non ultimo la devastazione delle diverse forme di abusivismo.
Per quanto riguarda la città di Napoli possiamo, oggi, raccontare l'ultimo crollo avvenuto ai quartieri spagnoli e i recenti crolli dell'Arenella e di S.Arcangelo a Baiano. Tutti eventi che si sono risolti senza vittime e feriti di tipo grave, questo grazie al pronto e specializzato intervento degli uomini del nucleo verifica del Comando di Napoli che ha saputo leggere i segni delle lesioni sui fabbricati ed il loro imminente pericolo di crollo e dando subito l'immediato ordine d'evacuazione dei fabbricati.
Di seguito alcune foto del corso e di alcuni crolli in città.



Le olimpiadi dei Vigili del Fuoco

Olimpiadi dei vigili del fuoco: 12 medaglie d'oro

Dodici medaglie d'oro ed una d'argento. Questo è stato il bottino dei vigili del fuoco del gruppo sportivo "Sorgini"del comando di Roma di ritorno dai Giochi Mondiali (World Firefighters Games 2008) che sono stati disputati dal 24 agosto al 2 settembre nella città inglese di Liverpool.

Quarantacinque le nazioni partecipanti andate a medaglie. Tremilacinquecento i pompieri giunti da tutto il globo presso la piazza dell'Echo Arena, in occasione dell'apertura ai giochi. Uno spettacolo di musica e danza, in stile olimpionico che ha ricordato, anche se in misura minore, le olimpiadi di Pechino da poco terminate.

Il Ministro inglese allo Sport ha inaugurato ufficialmente la manifestazione. Nell'occasione sono andati in onda su due schermi giganti due video rispettivamente di Gordon Brown e del Principe di Galles di augurio all'evento. Ventuno sono stati i vigili romani, diciannove uomini e due donne che hanno tenuto in alto i colori italiani. Atletica, tiro a volo, nuoto, sci, lotta, free climbing, scherma, arrampicata, queste alcune delle numerose attività che hanno visto all'opera gli atleti. Si è capito già dal secondo giorno di che pasta fossero fatti i pompieri romani quando Pamela Bellini nel tiro a volo ha conseguito una serie di centri che l'hanno portata sul gradino più alto del podio.

La ragazza nei giorni seguenti si è ripetuta in altre due specialità di tiro a volo, riportando così a casa ben tre medaglie d'oro.

Non di meno è stata Veronica Correale nel mezzo fondo, vincendo negli 800 nei 1500 e nei 5000 metri. Altri due ori sono arrivati dalla scherma per merito di Scardini Bruno. Anche la lotta ci ha regalato piacevoli sorprese con 4 ori conquistati da Spalletti Claudio e De Santis Paolo.

Unico argento ancora nel tiro a volo a squadre dalla Bellini e Olivieri Giulio. Da registrare l'onorevole sesto posto di Renato Caporossi nella rana. Un particolare ringraziamento va alle due ragazze romane che con 6 ori hanno vinto metà del totale delle medaglie.

Oltre alle discipline sportive, si sono svolte gare relative a prove di abilità e destrezza strettamente legate al lavoro dei pompieri come montare una scala italiana, srotolare manichette o salire una scala ad un'altezza di 50 metri con dei secchi pieni d'acqua. Canada 1996, Sud Africa 1998, Francia 2000, Hong Kong 2006 le ultime recenti edizioni. Sarà la Corea del Sud il prossimo paese che ospiterà i giochi mondiali nel 2010.

Nella serata dell'11 settembre, presso il comando provinciale dei vigili del fuoco Roma in via Genova 3/A, gli atleti sono stati ricevuti ufficialmente ringraziati dal Comandante Parisi e dai vertici del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. Alla premiazione presente anche il sottosegretario al Ministero dell'Interno per i vigili del fuoco Sen. Nitto Francesco Palma.

venerdì 12 settembre 2008

11 settembre- 7 anni dopo

Quando parliamo e sentiamo parlare di 11 settembre spesso lo facciamo per ricercare le cause note e non note dell'evento.In molti parlano di cospirazione, di attentato preparato da fantomatiche organizzazioni, ma.......

Personalmente quando penso all'11 settembre rivolgo lo sguardo verso mio figlio, all'epoca aveva appena quattro mesi, a lui forse un giorno spiegheranno a scuola qualcosa, ma l'11 settembre per gli addetti al settore come noi ha un altro significato.Ci siamo sentiti fin dai primi attimi vigili del fuoco in senso globale, senti che vorresti preparare la borsa e partire, si è questo lo spirito del vigile del fuoco, lui vuole correre ovunque ci sia bisogno.Abbiamo visto ore e ore di filmati, migliaia di immagini, ascoltato telegiornali e interviste.Poi con il passare del tempo e degli anni sono usciti fuori i film ed i libri.
Quello che consiglio di vedere a chi non l'abbia ancora fatto è 9/11 di Jules e Gedeon Naudet, è un film documentario nato per raccontare la vita dei vigili del fuoco di New York e si ritrovano a girare in diretta l'attacco e il crollo delle due torri, l'uno dal di dentro della torre e l'altro dall'esterno, con tutta la suspence di quegli attimi con il crollo delle torri e le difficoltà di far girare le informazioni.
E poi ci sono i libri:
Ultimo a uscire di Richard Picciotto, comandante di battaglione del Fire Department of New York.
11 settembre 2001. Quando Richard Picciotto, comandante di battaglione del Fire Department of New York, vede alla televisione della sua caserma le torri gemelle che bruciano, sente istintivamente di doversi precipitare sul posto, senza attendere gli ordini: è un pompiere, e la sua missione è là. Giunto al World Trade Center, Picciotto, che conosce benissimo la Torre nord per aver partecipato alle operazioni di soccorso seguite all’attentato del 1993, mette insieme una squadra di pompieri ed entra nell’edificio invaso dal fumo. Alla guida di quegli uomini, affronta un piano dopo l’altro, controllando gli uffici e guidando centinaia di uomini e donne alle scale praticabili o agli ascensori ancora in uso.
Arrivato al 35° piano, «sente» il crollo dell’altra torre e ordina l’evacuazione immediata di tutti i soccorritori e i civili rimasti nella Torre nord. Comincia l’affannosa discesa verso il piano terra, ma lo spaventoso collasso del grattacielo sorprende Picciotto e i suoi mentre si trovano sulla scala B tra il settimo e il sesto piano, ancora impegnati ad aiutare l’ultimo gruppo di persone in difficoltà.
Sepolto sotto le macerie, e miracolosamente illeso, per Picciotto inizia la lunga e terribile attesa dei soccorsi...
Ultimo a uscire ci racconta gli avvenimenti di quella giornata tragicamente indimenticabile con franchezza quasi brutale e impressionante immediatezza, e riesce a darci un’idea assolutamente precisa di quanto Picciotto e la sua squadra siano riusciti a compiere e di cosa sia effettivamente accaduto in quei momenti drammatici.

102 minuti,Centinaia di interviste con i testimoni, trascrizioni di comunicazioni radio e telefoniche, e-mail e indagini sulla struttura e le cause del crollo del World Trade Center.
Ore 8.30. Dianne DeFontes sale all'89° piano della Torre Nord del World Trade Center. Non c'è ancora nessuno. Entra, chiude la porta e va alla scrivania. Mentre aspetta, beve il caffè e mangia uno yogurt. Si sente al sicuro con la porta chiusa, a quasi 300 metri d'altezza.
Ore 8.46. Il volo 11 dell'American Airlines si abbatte contro la torre nord. La porta che doveva proteggere Dianne si spalanca all'improvviso. Si è appena scatenato l'inferno.
Ore10.28. La Torre Nord crolla.
102 minuti separano il momento dell'impatto dal crollo. 102 minuti che hanno fatto la differenza tra la vita e la morte per 14.000 persone diventate parte di un dramma epocale.

Milioni di parole sono state pronunciate e scritte su quel giorno, ma sempre da una stessa prospettiva: dall'esterno. Jim Dwyer e Kevin Flynn hanno cambiato completamente il punto d'osservazione: il loro racconto è l'eco delle voci dall'interno. Un lavoro di ricostruzione straordinario, che si basa su centinaia di interviste, su migliaia di testimonianze orali e su un numero infinito di telefonate, di e-mail, di comunicazioni radio. E' un immenso "ponte di voci" che, per la prima volta, permette do penetrare in un labirinto di fuoco, fiamme, polvere, fumo, minuto per minuto, da ogni piano di due grattacieli in cui era rimasto qualcuno che poteva sperare. Destini che si intrecciano. Vite che si spezzeranno o si salveranno. Sforzo, paura, eroismo e pura, primordiale lotta per la sopravvivenza.
Questa è la storia mai raccontata di migliaia di uomini e donne.

American Ground , Contiene molti preziosi dettagli sulla reale situazione al World Trade Center durante e dopo gli attacchi.Questo libro è composto da tre lunghi reportage. Nel primo, William Langewiesche esplora le rovine sottostanti alle Torri gemelle. Nel secondo, ricostruisce momento per momento la dinamica del loro crollo. Nel terzo, descrive la lotta quasi per bande che nei mesi successivi all'11 settembre ha visto pompieri, poliziotti e dipendenti delle imprese edili contendersi, per ragioni molto diverse, il terreno desolato di Ground Zero. William Langewiesche è corrispondente di "The Atlantic Monthly", su cui questo libro è apparso in tre parti. La prima edizione in volume di "American Ground" è del 2002.

The 9/11 Report versione a fumetto, una versione ufficiale ricostruita con tutte le testimonianze delle persone coinvolte e riscritto in forma di fumetto ma seguendo passo passo la realtà dei fatti.


mercoledì 10 settembre 2008

Vesuvio un vulcano da rispettare

La scoperta, rendera' più la comprensione del rischio associato all’attività eruttiva del Vesuvio

Nel Vesuvio scoperta una
camera magmatica superficiale

Si trova a 4-5 km di profondità e sembra avere alimentato le eruzioni esplosive più recenti

Una foto d'epoda di un'eruzione del Vesuvio. Nuovi studi permetterenno di prevedere con maggior precisione l'attività del vulcano (Ansa)
Una foto d'epoda di un'eruzione del Vesuvio. Nuovi studi permetterenno di prevedere con maggior precisione l'attività del vulcano (Ansa)
ROMA- Hanno trovato un’altra camera magmatica nel Vesuvio, ad appena 4-5 km di profondità sotto il cratere del più temibile vulcano d’Europa, noto in tutto il mondo perché capace di eruttare in maniera esplosiva dopo lunghissimi periodi di riposo. La scoperta, che ha importanti risvolti per la comprensione del rischio associato all’attività eruttiva del Vesuvio, è merito di un’equipe di studiosi italiani e stranieri, ed è stata ritenuta talmente importante da meritarsi la pubblicazione sull’ultimo numero della prestigiosa rivista Nature.

NUOVI METODI DI ANALISI - Finora si era convinti che l’unica camera in cui ristagna il magma che alimenta il Vesuvio si trovasse a circa 8-10 km di profondità, come era stato confermato anche dalle recenti indagini geofisiche realizzate con il metodo della cosiddetta tomografia sismica, una specie di radiografia dell’interno della Terra effettuata attraverso piccoli terremoti artificiali. Ma, grazie a nuovi metodi di analisi, il quadro di ciò che nasconde al suo interno il vulcano di Napoli, si sta arricchendo di inattesi particolari. «I moderni metodi di analisi petrologica ci permettono, attraverso lo studio dei prodotti eruttivi del Vesuvio, di determinare qual era la pressione di cristallizzazione del magma all’interno della camera magmatica –spiega il professor Raffaello Cioni, ricercatore dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) sezione di Pisa, associato alla cattedra di vulcanologia all’Università di Cagliari, e uno dei tre autori della scoperta-. Ebbene noi abbiamo potuto verificare che, in occasione della cosiddetta eruzione di Pollena del Vesuvio, avvenuta nel 472 dopo Cristo, il magma si trovava a una pressione di circa 1000 bar (cioè circa mille volte la pressione a livello del mare), il che corrisponde a una camera magmatica posta a una profondità di circa 4- 5 km».

MIGRAZIONE VERSO L'ALTO - «D’altra parte – continua Cioni– lo stesso tipo di analisi petrologiche effettuate sui prodotti dell’eruzione esplosiva del 79 d.C. che distrusse Pompei, e di altre precedenti catastrofiche eruzioni del Vesuvio, indicano che il magma proveniva direttamente dalla camera più profonda, a 8-10 km». A questo punto è legittimo dedurre che, dopo l’eruzione del 79 d.C., c’è stata una specie di migrazione verso l’alto della zona di ristagno del magma e, di conseguenza, che le eruzioni vesuviane possono avvenire con due diverse modalità, in cui il magma affluisce ai crateri direttamente dalla camera più profonda a 8-10 km, oppure da quella più superficiale a 4-5 km. «Si tratta - conclude il professor Enzo Boschi, presidente dell’INGV - di un ulteriore passo avanti nella comprensione dei meccanismi eruttivi del Vesuvio, finalizzato anche a determinare la sua pericolosità. Questo è il risultato di anni di impegno dei vulcanologi e geofisici italiani». Il Vesuvio, attualmente, è in una fase di quiescenza che dura dal marzo del 1944, quando, in piena occupazione alleata, il vulcano entrò in attività parossistica, distruggendo parzialmente gli abitati di S.Sebastiano e Massa di Somma e costringendo alla fuga anche alcuni insediamenti militari americani.

Franco Foresta Martin
10 settembre 2008

fonte: Corriere.it

Rockalvi for "Camilla la stella che brilla"


Nella speranze di promuovere nuove manifestazioni ,nel desiderio di migliorare parte della provincia nord napoletana , per far conoscere alle nuove generazioni (soprattutto) altre strade , in questo caso musicali ,proprio a Calvizzano (NA) sono intenzionato a promuovere per la prima volta e si spera che sarà il primo di una lunga serie un Festival Rock . Un segno, un piccolo gesto ... un pò di allegria per far sorridere , divertire e nello stesso tempo aiutare. Faccio , presente che ho promosso in primis e dato la mia completa disposizione per un amico, Luise Mariano , mio amico , collega (Vigile del Fuoco) e padre della piccola Camilla ; subito ho fondato insieme a lui e alla moglie l'Associazione Camilla la stella che brilla ONLUS. Per tutte le informazioni sulla nostra associazione e per la nostra battaglia per la piccola Camilla ... www.camillalastellachebrilla.it e www.myspace.com/camillalastellachebrilla.

Il Festival sarà il Rockalvi for Camilla e si svolgerà il 14 settembre 2008 a Calvizzano (NA) in Via Aldo Moro zona Parcheggio.L'ingresso sarà gratuito ma è gradita una piccola offeta per Camilla .Sò benissimo che è bello sognare , ma sò bene che molte volte i sogni possono diventare realtà solo con l'aiuto di serie e brave persone. Posso fare questo grazie agli artisti stessi che hanno ridotto o annullato il proprio cachet, sapendo che era tutto per beneficenza e grazie agli sponsor che mi stanno aiutando. Io spero nella vostra soliedarietà e disponibilità per l'evento in qualsiasi modo. Lo scopo primario è di aiutare Camilla e far arrivare il suo appello a più persone possibili. Vi aspetto tutti al Rockalvi for Camlilla.

Nella Home page di questo sito è visibile la locandina ingrandita nella sezione "RocKalvi"

Peppe Guarino


dal sito Calvizzanonline

giovedì 4 settembre 2008

Emergenza rifiuti seconda fase

Anche se il 16 luglio il Presidente del Consiglio giunto a Napoli ha dichiarato conclusa l'emergenza rifiuti, in molti hanno sempre dichiarato e saputo, meno la stampa e tv, che l'emergenza vera ancora non è conclusa. Grazie ad un gruppo di volontari che fanno capo al sito La terra dei fuochi che testimoniano giornaliermente la cattiva usanza di dar fuoco a qualsiasi tipo di rifiuto.
Ora se ne accorto, per il momento il tg3 nazionale, che ha mandato in onda la notizia, per il resto potete visitare il sito di you tube
e seguire i filmati che ogni giorno vengono messi in rete da VideoReport24h


La tragedia della Thissen Krupp

E' di questi giorni la presentazione del film sulla tragedia della Thissen Krupp, il film ha diverse parti reali cioè di quei giorni e va oltre la tragedia, entra nelle case degli uomini coinvolti nell'incidente, incontra le mogli, i figli. Sono quest'ultimi coloro che subiscono i maggiori danni dell'incidente quelli che soffrono in silenzio quelli che non si vedono.

Di seguito il trailer della presentazione del film.



nel film è inserita anche la chiamata al 118, la possiamo rivedere grazie al TG1 (video you tube)