giovedì 6 ottobre 2011

Racconto di una notte di scontri durante l'Emergenza rifiuti del 2008

..... "In questa emergenza rifiuti, la notte del 7 gennaio 2008 passerà alla storia, come quella degli scontri. Sono già diverse notti che passiamo a spegnere cumuli di rifiuti ed un segnale di tensione l'abbiamo avuto già la notte scorsa con l'incendio dei 4 autobus. Ma veniamo a ieri sera, è un turno come un altro, forse, fatto di dodici ore di servizio e con la notizia che la polizia ha lasciato Pianura. La pioggia c'è stata e dovrebbe essere una serata un poco più tranquilla. Iniziamo il nostro turno di lavoro con il controllo dell'automezzo e delle sue attrezzature, tutto deve essere in ordine per un vigile del fuoco è di fondamentale importanza. La serata, a sentire la radio sembra tranquilla, ma è una calma strana, non è possibile che si sgonfi tutto in così poco tempo. E infatti ecco la chiamata dalla sala operativa:"Portatevi in Pianura alla Via Montagna Spaccata per incendio autobus, sul posto dimostranti e forze dell'ordine". Di solito la vestizione avviene durante il percorso, questa volta no. La situazione appare subito difficile, ci vestiamo e partiamo dal distaccamento con lampeggianti e sirene, durante il percorso il capo squadra chiede ulteriori informazioni alla sala operativa, la situazione è difficile.
Lui, un uomo di 53 anni di cui una trentina trascorsi nel Corpo sempre in prima linea, mi guarda e subito ci intendiamo, in prossimità sirena spenta e massima attenzione. Arrivati alla rotonda di Via Cinzia, ci compare innanzi tutto lo scenario, tra noi e l'autobus in fiamme, i blindati della polizia e i dimostranti. Ci fermiamo e attendiamo disposizioni dalla Polizia che ci dirà quando la zona è sicura. Passano diversi minuti, la situazione non è bella, sento dentro di me una sensazione strana mi giro indietro e chiedo ai miei colleghi se provano la stessa cosa mi rispondono: "Vedi tu!!". Nel frattempo per radio una squadra interviene per una situazione simile in Pozzuoli al Rione Toiano con dei cumuli di rifiuti in fiamme,sempre dimostranti e forze dell'ordine presenti sul posto, appena arrivano in prossimità vengono bersagliati con il lancio di pietre ed oggetti vari, per fortuna nessuno si fa male è solo l'automezzo a riportare dei danni. Ma sentire per radio l'urlo dei colleghi che chiedono a gran voce l'intervento delle forze dell'ordine non è bello. Nell'attesa la polizia ha caricato e ha disperso i dimostranti, riceviamo l'ok per intervenire, ci portiamo in prossimità ed iniziamo l'opera di spegnimento sembra tutto sotto controllo, ma la cosa non ci piace rimaniamo sempre in apprensione. Ecco, come abbiamo spento le fiamme, ci lanciano addosso una serie di fuochi d'artificio, raccogliamo in gran fretta l'attrezzatura, riavvolgiamo i naspi e lasciamo il posto, facendo rientro al distaccamento. Tutto l'intervento avviene con la consapevolezza che dall'alto dei balconi ho dei parenti che mi guardano e queste cose vederle in tv è una cosa e vederle in diretta da vicino è tutta un'altra cosa.
Riusciamo a far rientro e mi chiama mia moglie, vuol saper dove sono, lei a casa sta guardando in televisione "Porta a porta", gli dico sono in caserma, ma defilo su dove sono stato poco prima, ha un groppo in gola si sente dalla voce, provate a mettervi nei panni di una moglie che è a casa con i figli. Continuiamo la notte con lo spegnimento di un cumulo di rifiuti a Bacoli ed un soccorso a persona. Intorno alle 3.00 sentiamo che una squadra interviene in Pianura per un incendio auto, arrivati sul posto richiedono l'intervento di un altra squadra per un altro incendio auto in prossimità. Mentre stanno spegnendo si girano indietro e notano un gruppo di ragazzi che corrono verso di loro con lancio di pietre e bastoni, immediatamente richiedono l'intervento delle forze dell'ordine, una squadra riesce ad allontanarsi e un'altra squadra abbandona l'automezzo trovando rifugio in un parco accolta in casa di alcune persone, dopo poco solo con l'arrivo delle forze dell'ordine recuperano l'automezzo e fanno rientro in sede. In contatto con la sala operativa veniamo a sapere che ad un' altra squadra hanno rotto il vetro anteriore dell'automezzo. Ritorniamo in sede e insieme ad altri colleghi ci beviamo un caffè e ci adagiamo per un riposo da "guerriero" con la speranza che al più presto si alzi il sole per poter far rientro a casa...."