giovedì 29 gennaio 2009

Frana sul costone di Discesa Coroglio


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Le ultime pioggie che si sono abbattute sulla città di Napoli hanno messo in crisi una situazione già precaria dovuta alle precipitazioni degli ultimi mesi.
Come avete avuto modo di vedere sugli organi di stampa gli interventi sono stati diversi in particolare per sprofondamenti della sede stradale ed alberi e cornicioni.
Ma ad ogni pioggia di questi ultimi periodi, siamo stati testimoni di crolli di diversi muri di contenimento in tufo.
Il giorno 27, con la mia squadra siamo intervenuti in Discesa Coroglio per la caduta di materiale di risulta sulla sede stradale, poi in Via Posillipo dove c'erano diversi tombini che con la forza dell'acqua erano saltati dalla propria sede ed infine in serata un muro di contenimento nella zona della discesa di Giuseppone a mare è precipitato all'interno di un giardino di un abitazione privata per fortuna senza procurare nessun ferito.

Ieri sera siamo intervenuti al Viale Virgilio per un terrazzino che stava scivolando.
Arrivati sul posto, la situazione presentava la sua gravità con lo scivolamento a valle di un terrazzo di pertinenza di una casa colonica, il fenomeno era già conosciuto dagli abitanti del posto, per precedenti frane in anni anche recenti, infatti quella parte del costone era stato anche oggetto di precedenti interventi.
Il movimento aveva un evoluzione anche abbastanza rapido tale da poter esser notato a vista d'occhio. Vista la gravità del fatto abbiamo dovuto far chiudere la strada sottostante, discesa Coroglio, e sgomberare gli occupanti della casa.
Sul posto sono intervenuti, Polizia di Stato,Polizia Municipale e Ufficio Protezione Civile del Comune di Napoli.
Per stamane comunque si prevedono ulteriori sopralluoghi da parte del personale dell'ufficio sicurezza de Comune di Napoli per valutare i provvedimenti da prendere per la messa in sicurezza del costone e dell'abitazione.

domenica 25 gennaio 2009

Napoli: incidente ferroviario a Castellammare di Stabia


I Vigili del Fuoco di Napoli sono intervenuti, alle ore 14.20 circa a Castellammare di Stabia per un incidente ferroviario che ha coinvolto un treno locale della linea Napoli ¿ Sorrento (Circumvesuviana).

Il sinistro è stato causato dalla caduta di un albero sui binari.

I due macchinisti, rimasti imprigionati tra le lamiere, sono stati estratti dai Vigili del fuoco ed accompagnati, unitamente al capo treno, al vicino ospedale.

Fortunatamente solo tanto spavento tra i passeggeri ma nessuno ha riportato danni.

Castellammare 22/01/09

fonte notizia Vigilfuoco.it, foto CorrieredelMezzoggiorno.it

lunedì 12 gennaio 2009

Medico e anziana salvati dalla squadra “anti-infarto”

Un’ora per salvare due vite. L’elicottero, un’èquipe medica, una squadra di soccorritori in corsa contro il tempo, per salvare un cinquantenne e una donna di 70 anni dall’infarto che stava per spedirlo all’altro mondo: Hollywood ci avrebbe imbastito una puntata avvincente di “E.R.”. Invece si tratta della realtà, della cronaca spicciola di quel che è accaduto ieri tra Sestri Levante e Rovegno. Grazie a un protocollo operativo d’avanguardia, la “squadra anti-infarti” allestita in provincia di Genova è riuscita a soccorrere prima un medico cinquantenne colpito da malore a Punta Manara, nel Tigullio orientale, poi una donna di 70 anni, vittima di un arresto cardiaco nella sua casa di Rovegno. Tutto in un’ora.

Il primo allarme è scattato alle 13.45, quando il medico genovese di 50 anni, che presta servizio all’ospedale San Martino e stava trascorrendo una giornata in compagnia della moglie sulle alture di punta Manara, ha telefonato ai colleghi del “118” di Lavagna per spiegare loro di aver accusato sintomi sospetti. I sanitari della centrale operativa hanno immediatamente inviato sul posto i volontari della Croce Verde sestrese. I militi, ben sapendo di dover affrontare un cammino lungo trenta minuti prima di poter raggiungere il paziente, hanno chiesto ai titolari di un’azienda privata di aprire loro i cancelli e di poter transitare sul terreno di loro proprietà così da dimezzare i tempi di intervento. Nel frattempo, è stato allertato anche l’elisoccorso. I sanitari della Croce Verde e gli aerosoccorritori sono così giunti a punta Manara quasi contemporaneamente. Il cinquantenne è stato visitato con il defibrillatore e a questo punto è scattato il “protocollo infarti”. Il medico è stato issato sull’elicottero dei vigili del fuoco con il verricello, trasportato d’urgenza all’ospedale San Martino e sottoposto, nella sala di emodinamica, ad angioplastica. Concluso il trasporto, il velivolo “Drago 70” dei pompieri è decollato nuovamente alla volta di Rovegno, poco dopo le 14.15, dove la stessa procedura è stata adottata per soccorrere un’anziana settantenne. L’unica differenza è che la donna è stata accompagnata all’ospedale Villa Scassi di Sampierdarena. Alle 15, l’elicottero dei vigili del fuoco è rientrato alla base, all’aeroporto “Cristoforo Colombo”: un’ora di lavoro e due vite salvate. «Merito del protocollo adottato nel 2002 dal “118” di Genova e da tutte le unità di cardiologia presenti negli ospedali genovesi. Una procedura talmente efficace che è stata ora adottata da tutte le Asl liguri, Chiavari compresa», dice il dottor Lorenzo Borgo che ieri era di servizio sul velivolo “Drago 70”. In verità Borgo è un po’ il “padre” di questa complessa e però efficacissima “squadra anti-infarti”. È lui ad aver curato nei dettagli l’operazione: «Siamo riusciti a ridurre la mortalità al disotto della soglia del 5%, un risultato eccezionale. Basti pensare che fino a sei anni fa, il 20% dei casi di infarto aveva esito fatale». Ma come funziona il sistema? «Grazie alla telemedicina siamo in contatto diretto con le unità cardiologiche del territorio. Gli strumenti a nostra disposizione ci consentono di sottoporre i pazienti colpiti da arresti cardiaci a esami precisi, i cui risultati vengono faxati in tempo reale agli specialisti ospedalieri. Fatta la diagnosi, scatta il protocollo. L’angioplastica è efficace se effettuata sul paziente entro 90 minuti dalla diagnosi di infarto. Noi siamo riusciti a ridurre questo tempo a 60-70 minuti. Ieri, addirittura, sono trascorsi 40 minuti per l’intervento a Punta Manara. In sala emodinamica, l’infartuato viene sottoposto a intervento non invasivo e dopo 4-5 giorni può tornare a vivere come se nulla fosse accaduto» Altro che “E.R.”.

fonte La Nazione

sabato 3 gennaio 2009

Maltempo su Napoli



Si è abbattuta su Napoli nelle ultime ore una grossa quantità d'acqua che ha provocato notevoli danni, soprattutto in città. Già arrivando stamattina al distaccamento e non vedendo la partenza la giornata si presentava con tutte le sue difficoltà.
Il tempo di attendere la squadra che rientrasse, un controllo della macchina e delle attrezzature, l'attesa dell'arrivo del personale in integrazione e subito via si esce non un solo indirizzo ma subito due, vicini, verifiche per crollo di un muro ed una frana che ha interessato un'abitazione.

Il primo intervento subito risolto, ma il secondo la frana è apparso in tutte le sue difficoltà infatti sono intervenuti mezzi movimento terra nostri, vvf, e mezzi della protezione civile del Comune di Napoli.
La frana ha interessato un piccolo condominio ed addirittura l'abitazione di un idolo del calcio napoletano degli anni 70, Juliano.
Comunque grazie alla collaborazione siamo riusciti in serata a liberare la strada per accedere al fabbricato e scaricare dal peso del materiale un vano dell'abitazione del noto calciatore.

foto dal sito Il Mattino

giovedì 1 gennaio 2009

E così inizia il nuovo anno

in campania i contusi sono una settantina. a fuoco edifici, auto e cassonetti
Proiettile vagante, un morto a Napoli
Tragico bilancio di Capodanno: la vittima è un 24enne. Due feriti nel Milanese, un 46enne grave nel Salernitano

NAPOLI - È di un morto e un centinaio di feriti il tragico bilancio di questo Capodanno: la vittima è un ragazzo napoletano, colpito da un proiettile vagante mentre era affacciato al balcone di casa, nei Quartieri Spagnoli. Nicola Sarpa, che avrebbe compiuto 25 anni il 24 gennaio, è stato ferito alla testa. Era in casa con la madre, che lo ha portato nel vicino ospedale Vecchio Pellegrini, dove però i medici non hanno potuto far nulla. Il colpo secco è stato confuso con i botti a ridosso della mezzanotte e nessuno si è immediatamente accorto dell'accaduto. A poche decine di metri dalla casa è stato trovato un bossolo.

BRAVO RAGAZZO - Sarpa era conosciuto nei Quartieri Spagnoli come un bravo ragazzo e quando gli abitanti della zona si sono resi conto dell'accaduto sono scesi in strada, tra urla e disperazione. Sempre a Napoli e provincia 70 persone sono rimaste feriti per i botti. Dati poco confortanti, ma leggermente meno drammatici di quelli dello scorso anno: un morto e 85 feriti. Era deceduto un giovane di 30 anni, raggiunto al cuore da un proiettile che aveva trapassato la finestra della sua casa a Torre Annunziata.

AUTO ESPLOSA - Ancora nel Napoletano, a Casalnuovo, un'auto a impianto Gpl è esplosa in serata per lo scoppio di un petardo vicino al garage dove era parcheggiata: cinque i feriti, di cui quattro già dimessi e uno ricoverato in prognosi riservata. Per cause ancora da accertare l'impianto Gpl è esploso. Molto probabilmente i feriti erano proprio coloro che stavano esplodendo i fuochi.

INCENDI - Molti gli incendi tra Napoli e provincia, causati da botti e atti di vandalismo. Un'ottantina gli interventi dei vigili del fuoco per auto e cassonetti in fiamme. Incendi in una fabbrica di pomodori a Sant'Antonio Abate e in un capannone ad Arzano adibito a deposito di alimentari. Fiamme anche a Volla: coinvolto un deposito di detersivi; sgomberati diversi appartamenti che si trovano ai piani superiori. Nel cuore di Napoli, in piazza dei Martiri, incendiato il gazebo di una nota caffetteria.

fonte Corriere.it